Frattura nellla maggioranza, che vede il Ppe allontanarsi sempre più dagli alleati che hanno eletto la presidente della Commissione Von der Leyen.
L'Eurocamera ha approvato la propria posizione sul bilancio 2025. L'Emiciclo di Strasburgo ha però respinto, con 233 a favore, 360 contrari e 59 astenuti, la risoluzione politica a supporto del bilancio redatta dal relatore generale per il bilancio Ue 2025, Victor Negrescu (S&D), in cui si indicavano le priorità politiche a supporto del nuovo bilancio. "La tensione tra i gruppi è alta e il fatto che il Ppe e l'estrema destra abbiano votato assieme alcuni emendamenti ha generato una dura reazione e la bocciatura del testo politico", ha spiegato Negrescu in conferenza stampa a Strasburgo. "Tuttavia come relatore posso andare al negoziato con il Consiglio a difendere i numeri del bilancio che sono comunque stati approvati", ha spiegato il relatore.
Dopo la proposta della Commissione e il rilancio a ribasso del Consiglio, il Parlamento europeo non molla quindi sul bilancio e mette sul tavolo dei negoziati una proposta di oltre 200 miliardi di euro. Il bilancio 2025 per il Parlamento dovrà essere concentrato “sul miglioramento della vita delle persone, sull‘aumento della competitività e sull’affrontare le sfide attuali“, investendo in modo ragionato. Servono i “mezzi finanziari adeguati per gli investimenti che riteniamo opportuni per il futuro dell’Europa”, dice Negrescu.
La risposta è un aumento di 1,24 miliardi rispetto alla proposta della Commissione. Finanziamenti dedicati alle sfide sanitarie, all’agricoltura, alla transizione energetica, senza dimenticare i programmi che stanno a cuore dell’Ue come Erasmus+, che si deve porre l’obiettivo di diventare accessibile a tutti. In aggiunta, aumento dei programmi di ricerca e innovazione, sulle infrastrutture, sull’agricoltura e ambiente (con 42 milioni di euro in più per il Meccanismo di protezione civile in risposta alle crisi legate ai cambiamenti climatici), sostegno alle Pmi e investimenti sulla transizione digitale. 50 milioni in più anche per Eu4Health, per investire sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari, del cancro e infantili, impegnandosi anche sulla salute mentale.
Sulla migrazione, gestione delle frontiere e sicurezza, è arrivata però la grande spaccatura della maggioranza di von der Leyen. Non riguardo alle cifre del bilancio, su cui l’Eurocamera avanza unita approvando le proposte, ma sulla votazione del documento politico coordinato alla presentazione del bilancio, con cui si spiegano e giustificano le varie spese. Il testo non è passato, con 360 voti contrari, 233 a favore e 50 astenuti. E questo, nonostante il fatto che il Ppe abbia stretto la mano all’estrema destra, votando gli emendamenti proposti dai sovranisti e dai patrioti riguardo la migrazione.
Il primo, proposto dal Ppe, chiedeva che venissero aumentati i finanziamenti per avere funzionari dell’Agenzia Frontex “dotati di armi d’ordinanza per sostenere gli Stati membri nel controllo delle frontiere esterne”. Gli altri 2 dei sovranisti proponevano “un finanziamento adeguato per le barriere fisiche esterne al confine dell’Unione” e, considerando la delocalizzazione una delle politiche migratorie europee, un invito alle istituzioni a “esplorare l’idea di sviluppare hub di rimpatrio al di fuori dell’Unione“.
L'esito della votazione avvia 3 settimane di colloqui di conciliazione con il Consiglio europeo, con l’obiettivo di raggiungere un accordo per il bilancio del prossimo anno, che dovrà poi essere votato dal Parlamento e firmato dalla presidente Roberta Metsola.