23/10/2024 - Via libera dall'Eurocamera al prestito da 35 miliardi per l'Ucraina.

Strasburgo approva a larghissima maggioranza la proposta della Commissione europea nell'ambito del pacchetto da 50 miliardi promesso a Kiev dal G7.
 
Il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo a un prestito straordinario fino a 35 miliardi di euro all’Ucraina, da rimborsare con le future entrate derivate da beni russi congelati. La risoluzione è stata approvata a larghissima maggioranza, con 518 voti favorevoli, 56 contrari e 61 astensioni; il pacchetto rappresenta una nuova assistenza macrofinanziaria (AMF) per aiutare l’Ucraina a contrastare la brutale guerra di aggressione della Russia.
 
I governi dell’Ue hanno già informalmente approvato la proposta. Il Consiglio ha annunciato che adotterà formalmente il regolamento mediante procedura scritta dopo il voto dei deputati. Il regolamento entrerà quindi in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Ue. Il prestito fa parte di un pacchetto del G7 concordato lo scorso giugno per fornire fino a 50 miliardi di dollari (circa 45 miliardi di euro) di sostegno finanziario al paese. L’importo finale del contributo dell’Unione Europea potrebbe essere inferiore, a seconda dell’entità dei prestiti erogati da altri partner del G7.
 
Il meccanismo di cooperazione per i prestiti all’Ucraina, un quadro di recente istituzione, metterà a disposizione dell’Ucraina le future entrate provenienti dai beni congelati della Banca centrale russa situati nell’Ue. Questi fondi aiuteranno l’Ucraina a rimborsare il prestito AMF dell’Ue e i prestiti di altri partner del G7. Mentre i fondi del meccanismo possono essere utilizzati per rimborsare i prestiti, Kyiv può usare i fondi di AMF come più ritiene opportuno. I nuovi fondi AMF saranno erogati fino alla fine del 2025. Il prestito è soggetto al costante impegno dell’Ucraina a sostenere meccanismi democratici efficaci, a rispettare i diritti umani e ad ulteriori condizioni politiche da stabilire in un memorandum d’intesa. Inoltre, al prestito AMF si applicheranno i sistemi di gestione e controllo delineati nel Piano per l’Ucraina, insieme a misure specifiche per prevenire le frodi e altre irregolarità.
 
Più di 2/3 dei beni, circa 210 miliardi di euro, sono bloccati nell'Unione Europea, per lo più presso la società belga Euroclear, che si occupa della custodia dei beni. "I beni congelati della Russia devono essere confiscati e utilizzati per armare l'Ucraina. La Russia deve essere messa davanti alle sue responsabilità e pagare direttamente per la sua aggressione e i suoi crimini contro l'Ucraina", ha detto l'eurodeputata Ppe, Sandra Kalniete, nel corso del dibattito sul sostegno finanziario all'Ucraina durante la plenaria a Strasburgo.