30/09/2024 - Eurostat: nel 2° trimestre 2024 ridotti i rimpatri di cittadini extracomunitari in Ue.

Nel periodo di riferimento sono calati del 7%. In calo 3,9% i rimpatri effettivi rispetto ai primi 3 mesi dell'anno.
 
Nel 2° trimestre del 2024 a 96.115 cittadini extracomunitari è stato intimato di lasciare un paese dell'Ue (-7% dal 1° trimestre e -10% dallo stesso periodo del 2023) e 25.285 persone sono state rimpatriate in Paesi terzi (-3,9%, +21,3% rispetto allo stesso trimestre del 2023) a seguito di un ordine di allontanamento. In totale da inizio anno sono stati eseguiti 199.620 ordini di espulsioni per 56.080 espulsioni vere e proprie in tutta l’Unione. Lo stima Eurostat, l'ufficio statistico dell'Ue.
 
Sulla base delle informazioni raccolte da Eurostat dunque emerge come solo poco più di 1/4 dei cittadini extracomunitari viene effettivamente riportato oltre i confini dell’Unione europea;  si evince quindi che i restanti permangono all’interno dell’Ue e che la macchina europea dei rimpatri è ancora tutta da perfezionare, a riprova della complessità della gestione dei fenomeni migratori.
 
Tra i cittadini extracomunitari a cui è stato ordinato di lasciare il territorio di un Paese dell'Ue, i cittadini algerini e marocchini hanno avuto la quota maggiore del totale (7% entrambi), seguiti da turchi e siriani (6%). Tra coloro che sono stati rimpatriati in paesi terzi, la maggior parte erano cittadini della Georgia (10%), seguiti da Albania (8%) e Türchia (7%). Considerando i dati nazionali, i numeri più elevati di cittadini extracomunitari a cui è stato intimato di lasciare il territorio di un Paese dell'Ue sono stati registrati in Francia (31.195), Germania (12.885) e Grecia (6.555). L'Italia è si piazza in quinta posizione per ordini di partenza (6.388). Rispetto invece alle persone rimpatriate in Paesi terzi in testa Francia (3.555), Germania (2.830) e Svezia (2.360), con l'Italia decima a 1.100 persone.