23/09/2024 - L'Ue erogherà un prestito di 35 miliardi a Kiev proveniente da beni russi congelati.

L'annuncio arriva dalla capitale ucraina dove la presidente von der Leyen era in visita.
 
La Commissione europea ha proposto un pacchetto completo di assistenza finanziaria all’Ucraina, composto da un meccanismo di prestito e cooperazione all’Ucraina fino a 45 miliardi di euro e da un prestito eccezionale di assistenza macrofinanziaria fino a 35 miliardi di euro. Il pacchetto di aiuti è stato proposto direttamente dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, durante la sua ultima visita a Kiev.
Nello specifico il pacchetto sfrutterebbe i profitti straordinari derivanti dagli asset russi congelati. Circa 200 miliardi di euro di asset russi sono stati congelati nell’Ue dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022, il 90% dei quali si trova in Belgio, sede del depositario internazionale di denaro Euroclear. Come sottolineato da Bruxelles in una nota, questo approccio sarà applicato per la prima volta in modo strutturato e su tale scala tra i creditori dell’Ue e del G7, garantendo un sostegno finanziario stabile e a lungo termine per la ripresa e la resilienza dell’Ucraina.
 
Come contributo dell’Ue a questi prestiti nell’ambito dell’iniziativa ERA, la Commissione europea propone inoltre un prestito MFA eccezionale fino a 35 miliardi di euro. Questo sostegno finanziario è fondamentale per far fronte alle urgenti esigenze di bilancio dell’Ucraina, che sono aumentate notevolmente di fronte all’aggressione russa intensificata e prolungata, anche nell’ambito dell’accordo Extended Fund Facility dell'FMI. L’importo del prestito rimanente coperto deve essere fornito da altri partner del G7. Prima di entrare in vigore, la proposta dovrà essere approvata dal Parlamento europeo e dalla maggioranza qualificata degli Stati membri dell’Ue in sede di Consiglio.
 
Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, l’Unione Europea, i suoi Stati membri e le istituzioni finanziarie Ue hanno fornito insieme 118,3 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti, sostenendo lo sforzo bellico ucraino e la sua economia, aiutando a mantenere i servizi di base e offrendo una rapida ricostruzione, assistenza umanitaria e aiuto a coloro che fuggono dalla guerra nell’Ue. Nell’ambito delle sanzioni europee imposte alla Russia, da febbraio 2022 sono stati immobilizzati asset della Banca centrale russa detenuti da istituti finanziari negli Stati membri e per un valore di circa 210 miliardi di euro. Essi rappresentano la maggior parte di tali asset immobilizzati a livello mondiale.
 
Parlando al fianco del presidente ucraino, von der Leyen è tornata inoltre sul “piano per l’inverno” per l'Ucraina, ponendo il focus su 3 punti: riparare e proteggere i punti energetici, migliorare il collegamento dell’Ucraina con la rete elettrica europea, lavorare su un flusso costante di energia verso l’Ucraina che, in questo momento, prevede l’invio di turbine a gas mobili e pannelli solari. 
La presidente della Commissione ha inoltre parlato del processo di adesione dell’Ucraina all’Ue, dicendosi “profondamente colpita dall’alta qualità e dalla velocità con cui l’Ucraina sta andando avanti”. L’importante ora, ha proseguito, “è aprire i cluster fondamentali e ovviamente lavorare contemporaneamente sugli altri cluster”.
 
Da parte sua, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso il suo ringraziamento all’Unione Europea per il suo sostegno, ribandendo però che resta “di fondamentale importanza usare i fondi dello Strumento Europeo per la Pace e dello Strumento per l’Ucraina per sostenere le nostre forze armate”. Zelensky ha auspicato, in un riferimento a quei Paesi come l’Ungheria contrari al sostegno a Kiev, “che questi fondi non vengano bloccati, perché questo avrà un impatto sulla nostra capacità di difenderci, di difendere il nostro popolo e sulla posizione dell’Ucraina sul campo di battaglia”. Zelensky ha poi annunciato la prossima organizzazione di un secondo summit per la pace che “metterebbe fine e metterebbe un punto fermo su questa pagina di guerra”.