Intanto la Francia ha nominato Stéphane Séjourné come candidato a commissario Ue.
Il commissario europeo al Mercato interno, Thierry Breton, indicato dal presidente francese Emmanuel Macron per un secondo mandato, lascia l'incarico alla Commissione europea. L'annuncio è arrivato con una lettera pubblicata su X dopo alcuni dissidi intercorsi con la presidente Ursula von der Leyen. Il francese accusa von der Leyen di aver chiesto a Parigi di sostituire il suo nome nel quadro dei negoziati per la formazione della nuova Commissione europea, offrendo alla Francia, come scambio politico, un portafoglio che sarebbe più influente. Sviluppi che "testimoniano ulteriormente una governance dubbia" e che hanno portato alle dimissioni di Breton.
Le dimissioni di Breton, che rischiano di stravolgere all'ultimo miglio gli scenari per von der Leyen e l'intera Ue, hanno effetto immediato. "Negli ultimi 5 anni, mi sono battuto con tutte le mie forze per difendere e promuovere il bene comune europeo, mettendo da parte gli interessi nazionali e di parte. E' stato un onore. Tuttavia, alla luce degli ultimi sviluppi - che evidenziano ancora una volta una gestione discutibile - devo riconoscere che non posso più adempiere al mio incarico all'interno del collegio", ha scritto il commissario francese nella lettera di dimissioni pubblicata su X. Non è ancora chiaro se Breton entrerà a far parte del nuovo governo francese , la cui nomina dovrebbe essere annunciata questa settimana.
"La presidente Ursula von der Leyen prende atto e accetta" le dimissioni del commissario francese Thierry Breton "e lo ringrazia per il lavoro svolto durante tutto il mandato, in particolare per" l'approvazione "del Digital Services Act, del Digital Markets Act" e delle altre regolamentazioni relative alla sfera digitale, ha riferito una portavoce della Commissione europea nel corso del briefing quotidiano con la stampa.
Macron ha quindi proposto il ministro uscente degli Affari esteri, Stéphane Séjourné, come commissario europeo al posto di Thierry Breton, secondo quanto annunciato dall’Eliseo. In una nota, la presidenza francese, sottolinea che Séjourné è stato scelto perchè "focalizzato sui temi della sovranità industriale, tecnologica e della competitività europea". L’Eliseo ha inoltre sottolineato che Séjourné "è stato presidente del gruppo Renew al Parlamento europeo durante la precedente legislatura e soddisfa tutti i criteri richiesti”. Il suo impegno europeo, prosegue la presidenza francese, “gli permetterà di portare avanti pienamente questa agenda di sovranità".
La nomina di Séjourné non completa tuttavia il puzzle di von der Leyen in vista della riunione di martedì 17 settembre) al Parlamento europeo, in cui la leader Ue dovrebbe presentare i 26 nomi dei commissari e le rispettive deleghe ai capigruppo dell’Eurocamera. Non si è ancora chiuso, in Slovenia, il caso relativo al ritiro della nomina di Tomaž Vesel a favore di Marta Kos.