Il Consiglio dell'Ue ha dato il via libera al rinnovo dei 14 pacchetti adottati dal febbraio 2022 in risposta all'invasione russa dell'Ucraina.
Il Consiglio dell'Ue ha rinnovato per altri 6 mesi, fino al 31 gennaio 2025, le sanzioni contro la Russia in considerazione delle continue azioni che destabilizzano la situazione in Ucraina. Le sanzioni, introdotte per la prima volta nel 2014, sono state notevolmente ampliate dal febbraio 2022 in risposta "alle continue azioni della Federazione Russa volte a destabilizzare la situazione in Ucraina", cita un comunicato.
Al momento, le sanzioni consistono in "un ampio spettro di misure settoriali, comprese restrizioni al commercio, alla finanza, alla tecnologia e ai beni a duplice uso, all’industria, ai trasporti e ai beni di lusso". In più, altre sanzioni riguardano anche il divieto di importazione o trasferimento di petrolio greggio trasportato via mare e di alcuni prodotti petroliferi dalla Russia all’Unione europea. "Finché le azioni illegali della Federazione Russa continueranno a violare il divieto dell’uso della forza, il che costituisce una grave violazione degli obblighi derivanti dal diritto internazionale, è opportuno mantenere in vigore tutte le misure imposte dall’Ue e adottare ulteriori misure, se necessario", conclude il comunicato.
La decisione dei 27 ministri Ue degli Affari esteri si riallaccia alle conclusioni Consiglio Europeo del 27 giugno scorso, quando è stato ribadito il “costante sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale”, con l’ennesima riconferma dell’impegno “incrollabile” dell’Unione a fornire a Kiev “sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico continuo”.