Ok da Bruxelles ai finanziamenti diretti per il polo produttore di microchip a Catania.
La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme dell’Unione Europea in materia di aiuti di Stato, una misura italiana da 2 miliardi di euro a sostegno di StMicroelectronics per la costruzione e il funzionamento di un impianto integrato di produzione di chip per dispositivi elettrici in carburo di silicio a Catania. Per l’occasione la vicepresidente esecutiva della Commissione Ue responsabile per la concorrenza, Margrethe Vestager, si è recata presso l’impianto a Catania, insieme al ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso.
In una dichiarazione che accompagna la nota della Commissione Ue sull’approvazione della misura, Vestager ha affermato che le risorse stanziate dall’Italia e approvate dalla Commissione rafforzeranno “la catena di approvvigionamento europea dei semiconduttori e garantirà il nostro accesso a una fonte affidabile di chip efficienti sotto il profilo energetico che potranno essere utilizzati, ad esempio, nei veicoli elettrici e nelle stazioni di ricarica”. “Ciò sosterrà le transizioni digitale e verde e contribuirà a creare posti di lavoro altamente qualificati, limitando nel contempo le possibili distorsioni della concorrenza”.
Secondo quanto riferisce una nota di Bruxelles, la misura rafforzerà la sicurezza dell’approvvigionamento, la resilienza e la sovranità digitale dell’Europa nelle tecnologie dei semiconduttori, in linea con gli obiettivi stabiliti nella comunicazione relativa a una normativa sui chip per l’Europa. La misura contribuirà inoltre a realizzare la transizione verde e digitale.
La Commissione ha valutato la misura dell’Italia alla luce delle norme dell’Ue sugli aiuti di Stato, in particolare dell’art. 107, paragrafo 3, lettera c, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (“TFUE”), che permette agli Stati membri di concedere aiuti per agevolare lo sviluppo di talune attività economiche a determinate condizioni, e dei principi enunciati nella comunicazione relativa a una normativa sui chip per l’Europa.
La Commissione ha rilevato quanto segue: la misura facilita lo sviluppo di talune attività economiche, consentendo la creazione di un nuovo impianto di produzione di massa per tecnologie e semiconduttori innovativi in Europa; l’impianto è il primo nel suo genere in Europa, in quanto attualmente non esiste un impianto comparabile di produzione di massa. In particolare, il progetto rappresenta il primo impianto integrato di produzione di carbonio di silicio in Europa che copra tutte le fasi di produzione, dal materiale in polvere ai dispositivi finiti, compresa la fabbricazione di moduli in carbonio di silicio.
Il progetto si basa su tecnologie che sono state e saranno sviluppate nell'ambito degli importanti progetti di comune interesse europeo (Ipcei) per la ricerca e l'innovazione nel campo della microelettronica approvati dall'Ue. L’aiuto prenderà la forma di una sovvenzione diretta di circa 2 miliardi di euro a favore di StMicroelectronics a sostegno dell’investimento totale dell’impresa di 5 miliardi di euro. Il progetto consentirà lo sviluppo di un impianto di produzione su larga scala per chip in carburo di silicio ad alte prestazioni utilizzando wafer di 200 mm di diametro che saranno trasformati in moduli e altri dispositivi utilizzati, ad esempio, dall’industria automobilistica, in Europa e nel mondo.
Il progetto si basa su tecnologie che sono state e saranno sviluppate nell’ambito di importanti progetti di comune interesse europeo (“IPCEI”) per la ricerca e l’innovazione nel settore della microelettronica approvati dalla Commissione nel dicembre 2018 e nel giugno 2023. L’impianto dovrebbe funzionare a pieno regime nel 2032.