13/05/2024 - La Bei ha approvato il piano per aumentare i finanziamenti per la difesa comune.

Il braccio finanziario Ue aveva annunciato lo scorso 8 maggio una modifica alla sua politica di lunga data di non investire in prodotti militari, rinunciando alle restrizioni sugli investimenti a duplice uso.
 
 La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha approvato il piano d'azione per spingere i finanziamenti dedicati alla sicurezza e alla difesa dell'Ue. Il Consiglio di amministrazione ha concordato nei giorni scorsi "una definizione aggiornata di beni e infrastrutture a duplice uso" militare e civile "ammissibili" a linee di credito dedicate allentando le norme vigenti, ha riferito la stessa Bei, con un comunicato sul proprio sito web. "Stiamo intensificando il nostro sostegno all'industria europea della sicurezza e della difesa, rafforzando gli investimenti per garantire la sicurezza dell'Europa e dei suoi cittadini", ha affermato la presidente della Bei, Nadia Calvino.
 
Nel dettaglio, i ministri delle Finanze dell’Ue hanno concordato di “facilitare i finanziamenti” per le piccole e medie imprese (Pmi) coinvolte nella sicurezza e nella difesa, “aprendo finanziamenti intermedi dedicati”. Hanno inoltre aggiunto “progetti e infrastrutture utilizzati dalle forze armate o di polizia che servono anche alle esigenze civili” all’elenco degli investimenti target ammissibili della banca. La mossa amplierebbe la capacità della Bei di investire in prodotti e tecnologie utilizzati solo dalle forze armate, tra cui la sicurezza informatica, i radar, la tecnologia satellitare, le infrastrutture e le attrezzature – nella misura in cui non comportano rischi letali.
 
"Ci aspettiamo che il nuovo piano d'azione e l'abrogazione di alcuni dei vincoli che esistevano prima per sostenere i prestiti e i finanziamenti per l'industria europea della sicurezza e della difesa portino a un aumento dell'attività" finanziaria "nel settore nella seconda parte dell'anno", ha evidenziato l'ex ministra dell'Economia spagnola. Lo scorso anno la Bei aveva innalzato il suo obiettivo di investimenti in beni a duplice uso da un totale di 6 a 8 miliardi di euro entro il 2027.