08/05/2024 - L'Ue raggiunge un accordo di principio per usare i profitti russi congelati per l'Ucraina.

I fondi dovrebbero essere impiegati per sostenere lo sforzo militare di Kiev. Von der Leyen: "Non c'è uso migliore".
 
I rappresentanti permanenti dei 27 Stati membri dell'Ue (Coreper II) hanno raggiunto un "accordo di principio" sull'uso degli extraprofitti dei beni russi congelati per gli aiuti militari all'Ucraina  tramite il fondo European peace facility,, al quale sarà dedicato il 90% dei fondi, mentre il 10% alla ricostruzione del Paese.. Il testo, secondo fonti Ue, necessita di qualche limatura ulteriore, ma sulla struttura l'accordo di principio è stato raggiunto. Si tratta di una cifra compresa fra i 2,5 e i 3 miliardi di euro per il 2024. 
 
È previsto anche che Euroclear, la società belga detentrice della maggior parte dei fondi immobilizzati, possa prelevare lo 0,3% dei proventi per compensare i propri costi amministrativi. L'accordo trovato dovrà essere formalizzato dai ministri dei Paesi dell'Ue, ma non è ancora chiaro quando ciò avverrà. Se tutto procederà secondo i piani, la prima tranche di finanziamenti all'Ucraina derivante dagli extraprofitti dovrebbe essere erogata a Kiev entro il mese di luglio 2024, come pianificato dalla Commissione europea. La decisione arriva in un momento delicato per l'Ucraina, che spera di invertire la rotta al fronte grazie agli aiuti militari europei e a quelli da poco approvati dagli Stati Uniti.
 
"Accolgo con favore l'accordo politico di oggi sulla nostra proposta di utilizzare i proventi delle attività russe immobilizzate a favore dell'Ucraina. Non potrebbe esserci simbolo più forte e utilizzo migliore per quei soldi che rendere l’Ucraina e tutta l’Europa un posto più sicuro in cui vivere", afferma la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, tramite il proprio profilo X.