29/04/2024 - Il Consiglio europeo dà il via libera definitivo alla riforma del Patto di stabilità.

Il testo è stato approvato dalla riunione dei ministri europei dell’Agricoltura in Lussemburgo.
 
Dopo il via libera all'ultima Plenaria del Parlamento europeo, è arrivato l'ok ufficiale anche dagli Stati membri dell'Ue al nuovo Patto di stabilità e crescita. I ministri europei riuniti al Consiglio Ue Agricoltura a Lussemburgo hanno adottato senza discussione la proposta di riforma composta da 3 atti legislativi: il regolamento che istituisce il cosiddetto braccio preventivo del Patto, il regolamento che modifica il braccio correttivo e la direttiva che modifica i requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri.
 
Il pacchetto è stato confermato con la sola astensione del Belgio - presidente di turno dell'Ue - sul regolamento relativo al coordinamento efficace delle politiche economiche e alla sorveglianza. Nessuno dei 27 Paesi membri, quindi, ha votato contro la nuova governance economica. Sul Patto di stabilità non c'è stata alcuna discussione tra i Rappresentanti dei 27 al Consiglio Agricoltura ; tutti i 27, Italia inclusa, hanno votato a favore all'unico testo del pacchetto sul quale era necessaria l'unanimità.  La presidenza belga si è limitata a constatare la votazione, favorevole, ai testi.
 
“La nuova legislazione migliorerà significativamente il quadro esistente e fornirà norme efficaci e applicabili per tutti i Paesi dell’Unione europea. Salvaguarderanno le finanze pubbliche equilibrate e sostenibili e aumenteranno l’attenzione sulle riforme strutturali e sugli investimenti per stimolare la crescita e la creazione di posti di lavoro in tutta l’Ue. Adesso è il momento di una rapida attuazione”, ha affermato in una nota il vicepremier e ministro delle Finanze del Belgio, Vincent Van Peteghem, il cui Paese detiene la presidenza di turno del Consiglio europeo.
La pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Ue è prevista per la giornata di domani (martedì 30 aprile), e da quello stesso istante il nuovo quadro di governance economica sarà legge. Entro il 20 settembre ogni Paese dovrà notificare a Bruxelles i piani di rientro dagli squilibri macro-economici, e non c’è dunque tempo da perdere, tanto più che i partner già iniziano a fare pressioni.