23/04/2024 - Mattarella: "Votate in tanti, all'Ue servono riforme coraggiose".

L'appello del Presidente della Repubblica per le prossime elezioni europee, in occasione del ventennale dell'adesione slovena all'Unione europea.
 
"Tra qualche settimana, 400 milioni di cittadini europei saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo Parlamento. Sarà un grande esercizio di democrazia e mi auguro che vi sia una grande partecipazione al voto, perché in questo modo i cittadini sono protagonisti del futuro del continente e dell'Unione di cui fanno parte". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Brdo ad un incontro con i Presidenti di Slovenia, Austria, Croazia ed Ungheria per il 20° anniversario dell'adesione della Slovenia all'Unione europea.
 
Secondo Mattarella, “sarà compito poi delle Istituzioni europee e dei governi adoperarsi perché l’Unione sia protagonista nella vita internazionale, recandovi il suo contributo che è essenzialmente di volontà di pace, di collaborazione e di stabilità”. Il presidente della Repubblica ha ricordato inoltre che non è possibile “rimanere in una condizione in cui l’Europa, e tutti i suoi Stati membri, di conseguenza, sono, in realtà, sovente, spettatori di quanto avviene nella comunità internazionale, anche di fronte a eventi di cui talvolta subiscono le conseguenze”.
Questo richiede “il coraggio di riforme incisive e coraggiose, che sono rimesse al prossimo periodo, dopo le elezioni del Parlamento europeo”. Mattarella ne ha indicate tre fondamentali: la riforma del processo decisionale dell’Unione europea; la difesa comune; il completamento del sistema finanziario europeo. 
 
Il Capo dello Stato nel suo intervento ha sottolineato come la Ue sia "comunità di valori" e non "semplice cornice di utile collaborazione economica”; così come "l’ingresso della Slovenia nelle istituzioni europee è stata una manifestazione di grande successo" ha aggiunto. "Possiamo dire che quella Europa, quella Unione, seppe essere saggia e coraggiosa promuovendo, oltre al grande allargamento nel 2004, anche una Convenzione che propose un progetto di Costituzione europea poi non realizzato per l’opposizione di alcuni Paesi. Questo induce però me a dire che occorre oggi, perché viene richiesto dagli eventi, un analogo spirito costruttivo di fronte alle sfide e anche alle minacce che abbiamo di fronte a noi".
 
Mattarella ha infine sottolineato ancora come "alcuni Paesi che contribuiscono oggi alla vita dell’Unione, si trovano al confine con la terribile guerra provocata dall’aggressione russa all’Ucraina che ha violato ogni regola del diritto internazionale. La condizione di questi Paesi che confinano con quella guerra sarebbe ben diversa se non fossero saldamente parte dell’Unione. E qui si coglie il valore delle scelte fatte a tempo debito, fatte tempestivamente perché la storia presenta sempre il conto delle occasioni perdute e poi sono i popoli in seguito a pagarlo a caro prezzo. Questa celebrazione di questo evento, richiama e sollecita a sottolineare l’urgenza, se si vuole anche contribuire al consolidamento della pace, del completamento del progetto europeo oggi più che mai imprescindibile, anzitutto per i Paesi dei Balcani occidentali (Paesi che attendono da anni e che non è possibile che si indugi ulteriormente) naturalmente oltre che per quanto riguarda Ucraina, Moldova e Georgia".