Il Parlamento europeo ha votato la riforma del Mercato elettrico dell’energia dell’Unione europea. La riforma adottata giovedì 11 aprile in via definitiva mira a rendere il mercato più stabile, accessibile e sostenibile. Le misure legislative, composte da un regolamento e da una direttiva, già concordati con il Consiglio dell’Unione europea, sono state adottate rispettivamente con 433 voti a favore, 140 contrari e 15 astensioni, e con 473 voti a favore, 80 contrari e 27 astensioni. Dopo l’approvazione del Parlamento, anche il Consiglio Ue dovrà adottare formalmente la legislazione affinché diventi legge.
“Questa riforma pone i cittadini in prima linea nell’assetto del mercato dell’energia elettrica. Il testo comprende misure volte a proteggere i cittadini, in particolare i più vulnerabili e ad accelerare la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili”, ha dichiarato il relatore Nicolás González Casares, eurodeputato spagnolo di S&D. “Il Parlamento ha compiuto un passo avanti nella democratizzazione dell’energia, creando un assetto di mercato che risponda ai fallimenti esposti dalla crisi energetica. Tutti i consumatori avranno accesso a prezzi, accessibili, stabili e a lungo termine”, ha aggiunto l’eurodeputato in una nota.
Come sottolinea il Parlamento europeo in un comunicato stampa, il testo ha l’obiettivo di proteggere i consumatori dalla volatilità dei prezzi. Durante i negoziati, i deputati hanno inserito misure per dare ai consumatori in tutta l’Ue il diritto di accedere a contratti a prezzo fisso o a contratti a prezzi dinamici e ricevere informazioni importanti sulle opzioni a cui si iscrive. Sul fronte dei consumatori, ci sarà libera scelta di stipulare contratti a prezzo fisso (con durata minima di 1 anno) o contratti a prezzo flessibile, e soprattutto viene introdotto il divieto di interruzione della corrente per le persone colpite dalla povertà energetica e il divieto di modificare unilateralmente i termini di un contratto stipulato.
Il testo crea infine un meccanismo per dichiarare una crisi dei prezzi dell’energia elettrica. In una situazione di prezzi molto elevati e a determinate condizioni, il Consiglio europeo avrà il potere di dichiarare una crisi dei prezzi (su proposta della Commissione Ue), in base al prezzo medio dell’elettricità all’ingrosso o a un forte aumento dei prezzi al dettaglio dell’elettricità: in caso di crisi i prezzi possono essere fissati fino al 70% del consumo di elettricità per le Pmi e fino all’80% per le famiglie.