08/04/2024 - La missione Ue Aspides ha respinto 11 attacchi houthi nel Mar Rosso in meno di 2 mesi..

Borrell: "Dal 19 febbraio sono state scortate 68 navi mercantili". I vertici dell'operazione hanno già avanzato maggiori "richieste di capacità specifiche" in particolare sul "supporto logistico".
 
La missione europea EUNAVFOR Aspides ha respinto 11 attacchi condotti dai ribelli sciiti yemeniti filo-iraniani houthi contro le navi mercantili nel Mar Rosso dal lancio avvenuto lo scorso 19 febbraio. Ad annunciarlo è stato l’Alto rappresentante per gli Affari esteri le Politica di sicurezza dell’Unione europea, Josep Borrell, in una conferenza stampa organizzata lunedì 8 aprile a Bruxelles. Il responsabile della diplomazia europea ha parlato insieme al contrammiraglio greco Vasileios Gryparis, comandante della missione Aspides, che vede il comando tattico affidato all’Italia.
 
Aspides “ha scortato 68 navi mercantili e respinto 11 attacchi” dei ribelli houthi, ha detto Borrell, sottolineando che “si tratta quindi di una missione che ha un certo peso e importante livello di impegno e di rischio”, ma ribadendo al tempo stesso che la missione “ha un mandato difensivo”. Nello specifico, come sottolineato dal contrammiraglio Grysparis, durante questi attacchi sono stati intercettati 9 droni aerei, 1 drone marittimo e 4 missili balistici.
Borrell ha voluto sottolineare che la missione Aspides rappresenta “una chiara prova della nostra volontà e della nostra capacità di rafforzare la sicurezza internazionale, di proteggere i beni pubblici globali, di proteggere le rotte di trasporto, di difendere gli interessi dell’Unione europea”. La missione coinvolge 4 navi militari europee, e vede la partecipazione di 19 Paesi Ue, tra cui Francia, Germania, Italia, Grecia e Belgio
 
Stando ai numeri forniti da Borrell, da quando sono iniziati gli attacchi, il costo della spedizione di un container dalla Cina all'Europa "è raddoppiato" a causa della necessità di doppiare il Capo di Buona Speranza e il costo dell'assicurazione è aumentato "del 60%". Oggi nel Mar Rosso transitano 35 navi al giorno, contro le 70 del periodo precrisi. "Il canale di Suez vale il 13% del traffico commerciale globale", ha ricordato Borrell precisando che la missione Aspides "non è un gioco". "Le nostre navi devono affrontare fuoco vero, devono abbattere i missili o i droni lanciati verso i vascelli che scortano".
 
Nella conferenza stampa, il contrammiraglio Gryparis ha lanciato inoltre un avvertimento sulla eventuale necessità di maggiori asset navali in caso di un aumento delle richieste di protezione da parte delle navi che transitano nell’area. Gryparis ha riferito di aver già inviato richieste di capacità specifiche agli Stati membri dell’Ue, soprattutto per quanto riguarda il supporto logistico.
Gryparis ha voluto ricordare che l’area di intervento di Aspides è “molto vasta”, pari a circa il doppio dell’estensione dei 27 Stati membri dell'Ue, e dunque la missione, in accordo con le rilevanti istituzioni di coordinamento europee, si è concentrata sulla "zona di alto rischio", che essenzialmente coincide con il Mar Rosso meridionale. "Se aumentiamo gli asset e la nostra presenza, potremo in futuro coprire un'area maggiore", ha aggiunto.