Lanciato dal Consiglio d'Europa nel maggio scorso, consentirà ai cittadini colpiti di presentare richieste di risarcimento tramite portale o app (Diia).
Si è aperto ufficialmente oggi, mercoledì 3 aprile, il processo per presentare le richieste di risarcimento per danni, perdite o lesioni causate dall'aggressione russa contro l'Ucraina. Lo ha annunciato i partecipanti al Registro dei danni causati dall'aggressione della Federazione Russa contro l'Ucraina ("RD4U") in occasione della conferenza ministeriale all'Aja "Ripristinare la giustizia per l'Ucraina". Il lancio si concentrerà sul danneggiamento o la distruzione di proprietà residenziali, dove sono stimati tra i 300.000 e i 600.000 sinistri. Il Registro non pagherà direttamente alcuna richiesta di risarcimento, ma è un passo avanti verso un meccanismo di compensazione internazionale che non è ancora stato istituito.
Alla conferenza ministeriale hanno partecipato la segretaria generale del Consiglio d'Europa, Marija Pejčinović Burić, capi di organizzazioni internazionali, ministri e alti funzionari provenienti da oltre 60 stati. L'apertura del registro per la presentazione di reclami, prove e informazioni correlate è stata decisa dal consiglio del RD4U dopo aver confermato l'esistenza del quadro formale e tecnico necessario, un passaggio che segue l'approvazione da parte della Conferenza dei Partecipanti al Registro delle norme e dei regolamenti, incluse le regole da seguire per presentare, elaborare e registrare i sinistri, oltre all'elenco delle categorie di sinistri ammissibili. In futuro RD4U prevede di lanciare ulteriori categorie, con particolare attenzione alle richieste di risarcimento da parte di individui che sono stati maggiormente colpiti dalla guerra, nonché alle richieste di risarcimento relative al danno o alla distruzione delle infrastrutture critiche dell'Ucraina.
"Siamo orgogliosi dei notevoli progressi che RD4U ha ottenuto in soli 9 mesi dalla sua nascita", ha dichiarato in una nota il direttore esecutivo del registro dei danni per l'Ucraina Markiyan Kliuchkovskyi. "Presto inizieremo a ricevere richieste, una pietra miliare resa possibile dall'impegno costante e dal sostegno del Consiglio d'Europa, dei nostri partecipanti e dei membri associati, il Consiglio e il Segretariato. Nel celebrare questo risultato, riconosciamo che è solo l'inizio. La nostra attenzione si sposta ora sul rafforzamento della capacità di RD4U di ricevere ed elaborare le richieste. Il Registro si impegna a essere al centro di questo sforzo che aprirà la strada verso un meccanismo di risarcimento giusto ed efficace".
Le richieste di risarcimento verranno presentate attraverso il sistema digitale ucraino Diia, un'applicazione mobile e un portale web ampiamente utilizzato e considerato affidabile da 20 milioni di ucraini. L'idea è che l'integrazione di Diia nella vasta infrastruttura di servizi digitali e registri pubblici in Ucraina faciliterà il processo di raccolta delle prove a sostegno delle richieste.
"Quello che stiamo facendo è fornire tutti gli strumenti ai pubblici ministeri e ai giudici per prendere le decisioni per organizzare i procedimenti giudiziari e poi un processo", anche rispetto alla definizione del reato di aggressione. Ma "l'ultima parola spetterà al tribunale speciale, per decidere quale tipo di incriminazione fare", ha dichiarato il commissario alla giustizia europeo Didier Reynders intervenendo alla conferenza all'Aja.