I primi progetti di percorsi di laurea europei nell'ambito del programma Erasmus+ saranno lanciati nel 2025.
La Commissione europea ha presentato un piano ambizioso per la creazione di una laurea europea a partire da un programma di cooperazione volontaria tra università di diversi Stati membri dell’Ue che sarà riconosciuto in tutta l’Unione. Il piano rientra in un pacchetto di riforme più ampio volto ad armonizzare l’istruzione superiore europea. L'iniziativa, denominata “Progetto per una laurea europea”, mira a promuovere una maggiore mobilità, accessibilità e garanzia di qualità all’interno delle università europee. Ad oggi, infatti, i programmi di studio, l’assegnazione dei crediti, il sistema di votazione, sono ancora decisi a livello dei singoli ministeri nazionali, dal momento che l’istruzione rientra tra le competenze in cui l’Ue può solo sostenere, coordinare o integrare l’azione dei suoi Stati membri.
Questo nuovo tipo di laurea verrebbe rilasciata a seguito del completamento di programmi transnazionali di laurea triennale, master o dottorato promossi da più università che si trovino in diversi Stati membri e basati su regole e criteri concordati a livello europeo. Secondo la Commissione europea, l’interdisciplinarietà, l’adattabilità e la componente multilingue del programma aiuterebbero i laureati e le laureate ad accedere più rapidamente al mercato del lavoro altamente qualificato, semplificando inoltre la valutazione dei titoli di studio da parte delle imprese. All’aspetto occupazionale si aggiunge anche la possibilità di fare un’esperienza di studio diversa e più completa, fondata su un approccio veramente europeo all’apprendimento.
Il titolo di studio sarebbe erogato su base volontaria e basata su una serie di criteri comuni concordati a livello europeo. Per raggiungere l’obiettivo, la Commissione propone l’iniziale creazione di “un’etichetta europea preparatoria”, da assegnare ai programmi di laurea congiunti che soddisfano i criteri di cui sopra. Per poi passare alla vera e propria laurea europea, che potrebbe essere rilasciata in due modalità: in modo congiunto da università di diversi Paesi membri o attraverso l’istituzione di nuove entità giuridiche europee. Un’eventualità che potrebbe portare alla nascita di “consorzi” di grandi università a discapito degli atenei più piccoli.
L’esecutivo Ue promette di mettere in campo “una serie di azioni concrete” per sostenere l’avvicinamento degli Stati membri alla laurea europea e per sviluppare le linee guida necessarie. Tra queste, il lancio dal 2025 di “progetti di percorsi di laurea europei” all’interno del programma Erasmus+ per fornire incentivi finanziari ai 27. Per il periodo 2021-2027, l’Erasmus+ può contare su un budget di 27 miliardi di euro.
Insieme alla proposta della laurea europea, la Commissione Ue ha lanciato altri 2 input al Consiglio dell’Ue: la creazione di un “sistema europeo di garanzia e riconoscimento della qualità nell’istruzione superiore”, per certificare e migliorare le prestazioni delle università, e la promozione di “attività educative transnazionali” per rendere più “attraenti e sostenibili” le carriere nell’istruzione superiore. Il pacchetto sarà messo sul tavolo del Consiglio dell’Ue, dei singoli governi nazionali, delle università e di tutti gli stakeholder del settore.