20/03/2024 - Lagarde: a giugno possibile taglio dei tassi se le previsioni Bce saranno confermate.

Secondo le attese di Francoforte, si avrà un'inflazione al 2% per metà 2025, prima del previsto.
 
La presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, in apertura della conferenza "The ECB and its Watchers" a Francoforte, ha voluto mandare un messaggio di ottimismo per i Paesi dell’area dell’euro e per l’economia del blocco. “Anche se l’inflazione è rallentata, rimane incertezza sulla sua persistenza”. Lagarde ha poi precisato che a giugno, se i dati confermeranno l’inflazione sottostante prevista, l’istituto di credito centrale europeo “sarà in grado di rendere la politica monetaria meno restrittiva”, da lì in poi “ci sarà un periodo nel quale dovremo continuamente confermare che i dati supportano le prospettive d’inflazione”. 
 
I funzionari dell'Eurotower vogliono vedere come si evolveranno i 3 indicatori chiave - aumenti salariali, margini aziendali e crescita della produttività - per garantire che l’inflazione si muova verso l’obiettivo del 2% nel medio termine, ha spiegato Lagarde durante la conferenza. Ma visti i ritardi con cui questi dati sono disponibili, “non vediamo l’ora di avere tutte le informazioni necessarie”, ha riconosciuto la presidente della Bce. “In questo modo rischieremmo di adeguare la nostra politica troppo tardi”, ha aggiunto. Infatti, gli alti tassi di interesse gravano sulla domanda e sugli investimenti, il che aiuta a ridurre le pressioni inflazionistiche ma rischia di soffocare l’attività economica.
 
La presidente della Bce ribadisce inoltre di attendere giugno-luglio prima di valutare un’eventuale sforbiciata ai tassi di interesse. “Nei prossimi mesi riceveremo più dati, che ci aiuteranno a valutare se siamo sufficientemente fiduciosi nel percorso da percorrere per passare alla fase successiva del nostro ciclo politico”, ha affermato la presidente della Bce. “Entro giugno avremo una nuova serie di proiezioni che confermeranno se il percorso di inflazione che avevamo previsto nelle nostre previsioni di marzo rimane valido”.
Le stime della Bce per ora vedono proiezioni dell’inflazione media al 2,3% nel 2024, “pari a 0,4 punti percentuali in meno rispetto a dicembre e 0,9 punti percentuali in meno rispetto a settembre”, precisa Lagarde. “Ci aspettiamo quindi che l’inflazione scenda al 2% nel 2025 e all’1,9%nel 2026“.