L'accordo è stato approvato con una schiacciante maggioranza dalle commissioni Imco e Libe dell'Europarlamento. Istituito un nuovo Ufficio per l'AI.
Le commissioni parlamentari per il Mercato interno e la protezione dei consumatori (Imco) e la Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (Libe) del Parlamento Ue, hanno dato il via libera al testo dell’accordo di compromesso raggiunto a inizio dicembre 2023 con i negoziatori del Consiglio europeo sul Regolamento Ue sull’Intelligenza artificiale (AI Act). Dopo il via libera più difficile in Consiglio dell’Ue lo scorso 2 febbraio e con i 71 voti a favore, 8 contrari e 7 astenuti in commissione, si prospetta una strada in discesa per l’AI Act all’ultima prova del voto in sessione plenaria dell’Eurocamera che dovrebbe tenersi alla mini-sessione planaria in programma a Bruxelles tra il 10 e l’11 aprile.
Il Regolamento sarà pienamente applicabile 24 mesi dopo la sua entrata in vigore, fatta eccezione per i divieti di pratiche proibite (dopo 6 mesi), i codici di condotta (dopo 9 mesi), le norme generali sull’Ia compresa la governance (dopo 12 mesi) e gli obblighi per i sistemi ad alto rischio (dopo 36 mesi). Nel frattempo, in vista del potenziale impatto delle nuove tecnologie sulle elezioni europee di giugno 2024 e considerati i tempi di entrata in vigore del nuovo Regolamento, è stato lanciato a metà novembre il Patto Ue sull’intelligenza artificiale per anticipare volontariamente i requisiti.
Inoltre dallo scorso 24 gennaio la Commissione europea ha istituito al suo interno un Ufficio ad hoc per l’AI. L'Ufficio, che opererà sotto la direzione generale delle Reti di comunicazione, dei contenuti e delle tecnologie, ha il compito di sviluppare le competenze e le capacità dell'Unione nel campo dell'IA e di contribuire all'attuazione delle norme in materia in una struttura centralizzata. In particolare, l'Ufficio AI dovrà applicare e supervisionare le nuove norme per i modelli di IA per finalità generali, inclusi l'elaborazione di codici di condotta per dettagliare le regole, il ruolo nella classificazione dei modelli con rischi sistemici e il monitoraggio dell'effettiva attuazione e conformità al regolamento.
A questo riguardo, l'Ufficio potrà richiedere documentazione, condurre valutazioni dei modelli, indagare in caso di segnalazioni e richiedere ai fornitori di adottare misure correttive. Sarà inoltre garantito il coordinamento della politica in materia di Intelligenza artificiale e la collaborazione tra le istituzioni, gli organi e le agenzie dell'Unione coinvolti, nonché con gli esperti e le parti interessate. In particolare, fornirà un forte legame con la comunità scientifica per sostenere l'applicazione della legge, fungerà da punto di riferimento internazionale per esperti indipendenti e organizzazioni di esperti e faciliterà lo scambio e la collaborazione con istituzioni simili in tutto il mondo.
L’AI Act tiene fede all’impegno politico della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen che, nei suoi orientamenti politici 2019-2024 “Un’Unione più ambiziosa”, ha annunciato che la Commissione avrebbe presentato una normativa per un approccio europeo coordinato alle implicazioni umane ed etiche dell’intelligenza artificiale. A seguito di tale annuncio la Commissione ha pubblicato il 19 febbraio 2020 il "Libro bianco sull’Intelligenza artificiale", che definisce le opzioni strategiche su come conseguire il duplice obiettivo di promuovere l’adozione dell’IA e affrontare i rischi associati a determinati utilizzi di tale tecnologia.