31/01/2024 - L'Ue cerca di garantire gli impegni sulla consegna di 1 milione di munizioni all’Ucraina.

Al Consiglio europeo del 1 febbraio i leader Ue ribadiranno la loro determinazione a continuare a fornire "un sostegno militare tempestivo, prevedibile e sostenibile" a Kiev.
 
L’Ue rivede al ribasso gli impegni sulla consegna di 1 milione di munizioni all’Ucraina entro marzo 2024. L’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri, Josep Borrell, dopo il confronto con i ministri della Difesa dei 27, ha ammesso che entro la scadenza stabilita arriverà a Kiev solo il 52% dell’artiglieria di supporto promessa a Kiev. Dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio 2022, l’Ue e gli Stati membri hanno fornito 28 miliardi di assistenza militare alla resistenza di Kiev. Oggi il capo della diplomazia europea ha chiesto ai ministri Ue quanto riusciranno a impegnarsi per il 2024: “Posso dire che avremo un budget di almeno 21 miliardi per il sostegno militare all’Ucraina”, ha annunciato Borrell, auspicando comunque che questa cifra cresca, perché alcuni Paesi non hanno ancora dichiarato le proprie stime.
 
La nota dolente rimarrebbe l'effettiva consegna di quell’artiglieria che avrebbe dovuto sostenere la controffensiva ucraina nei territori occupati dall’esercito di Mosca. Ad oggi a Kiev sono arrivati 330.000 pezzi, tra proiettili d’artiglieria, munizioni da 155 mm e missili. Si procede a rilento, dato che a inizio novembre l’Ue aveva già raggiunto quota 300 mila. In un’interrogazione parlamentare del 22 dicembre, Borrell sosteneva ancora di poter raggiungere l’asticella di 1 milione di munizioni entro marzo 2024. Ma, dopo l’aggiornamento odierno e numeri alla mano, ha dovuto abbassare le proprie stime: “Entro marzo prevedo che questa cifra (330.000) aumenterà di 200.000 unità”, ha dichiarato a margine del Consiglio informale.
Il tema sarà trattato al Consiglio europeo in programma giovedì 1 febbraio. I leader dell’Ue ribadiranno la loro determinazione a continuare a fornire “un sostegno militare tempestivo, prevedibile e sostenibile” all’Ucraina, secondo la bozza delle conclusioni dell’incontro.
 
L'appello è stato rilanciato anche tramite una lettera rivolta ai Stati mebri dell'Ue e pubblicata oggi sul Financial Times, dal cancelliere della Germania Olaf Scholz, dalla prima ministra della Danimarca Mette Frederiksen, dal primo ministro della Repubblica Ceca Petr Fiala, dalla prima ministra dell'Estonia Kaja Kallas, e dal primo ministro dei Paesi Bassi Mark Rutte. "Tutti gli Stati devono fare tutto il possibile per sostenere l'Ucraina: deve continuare ad essere uno sforzo collettivo. Chiediamo agli amici e ai partner dell'Ucraina di impegnarsi nuovamente a favore di un sostegno militare sostenibile a lungo termine per l'Ucraina come responsabilità comune europea. Questa decisione deve essere presa da ogni Paese. Solo allora l'Ucraina potrà riuscire a difendersi dall'aggressione russa. La Russia non aspetta nessuno e dobbiamo agire adesso", scrivono i 5 leader nell'appello congiunto.
"L'Ue si è impegnata a raggiungere l'ambizioso obiettivo di fornire all'Ucraina 1 milione di colpi di artiglieria entro la fine di marzo 2024. La dura veritàn è che non abbiamo raggiunto questo obiettivo. Ma non possiamo semplicemente rinunciare alla nostra promessa". "Dobbiamo rinnovare la nostra determinazione e raddoppiare i nostri sforzi", affermano i leader. E' "urgente" fornire all'Ucraina "munizioni e sistemi d'arma, compresi obici, carri armati, Uav e difesa aerea ora e adesso", conclude la missiva.