Il dato ha registrato una crescita zero rispetto al trimestre precedente. La crescita su base annuale nelle 2 zone dell'Ue nel 2023 è stata dello 0,5%.
Secondo una stima preliminare diffusa da Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea, nel 4° trimestre del 2023 il Pil è rimasto stabile nell'Eurozona e nell'Ue nel suo complesso, registrando una crescita zero rispetto al trimestre precedente, quando era diminuito dello 0,1% in entrambe le zone. La crescita annuale dell'Eurozona e dei 27 Paesi dell'Ue nel 2023 è stata dello 0,5%.
La figura scattata da Eurostat conferma dunque un rallentamento dell’economia, anche sulla scia delle tensioni geopolitiche e internazionali che hanno caratterizzato l’anno da poco concluso, in particolare la guerra tra Russia e Ucraina e la recrudescenza del conflitto arabo-israeliano in Medio Oriente.
I numeri non sorprendono nella misura in cui erano attesi. Nei mesi scorsi il commissario per l’Economia, Paolo Gentiloni, ha messo in conto un 2023 anemico dal punto di vista della crescita, dicendosi sicuro che il 2024 sarà diverso, in positivo. Ci si attende un’inversione di tendenza con una ripresa, la cui portata è chiaramente da verificare.
I dati, in quanto preliminari, non sono completi. Non ci sono tutti gli Stati membri, ma ce ne sono quanti bastano per tracciare un primo quadro, tutt’altro che roseo. Quello che viene certificato è che si ferma l’economia tedesca. In un’Eurozona a crescita zero nel 4° trimestre del 2023, la Germania registra un -0,3%. Ferma anche l’economia francese (0%), mentre l’Italia si distingue in meglio, riuscendo a mantenere un segno positivo per il proprio PIL: +0,2%, e per di più in lieve aumento rispetto al trimestre precedente (0,1%).