23/01/2024 - Visita delle istituzioni Ue in Bosnia-Erzegovina per rilanciare il processo di adesione all'Unione.

A Sarajevo la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha analizzato i progressi del Paese balcanico in vista del report che stilerà per permettere al Consiglio Ue di prendere una decisione.
 
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il primo Ministro croato, Andrej Plenković e il primo ministro olandese, Mark Rutte da oggi (martedì 23 gennaio) sono a Sarajevo "per incoraggiare la Bosnia a compiere progressi nel suo percorso verso l'Ue. Mantenendo i principi fondamentali. E andando avanti come un'unica entità", come ha scritto su X von der Leyen. Nella capitale bosniaca, i 3 leader dell’Ue incontreranno la presidente del Consiglio dei ministri, Borjana Krišto, e i membri della Presidenza, i capi di Stato collettivi e l’Assemblea parlamentare della Bosnia.
 
Il cammino di avvicinamento della Bosnia-Erzegovina all’Unione Europea è iniziato il 15 febbraio 2016, con la presentazione ufficiale della domanda di adesione; mentre ha ottenuto lo status di candidato all’adesione all’Ue nel 2022. Mentre solo l’Ucraina e la Moldavia hanno ricevuto il via libera per l’apertura dei negoziati di adesione a dicembre, alla Bosnia è stato detto di aspettare fino a marzo di quest’anno per aprire i colloqui, a condizione che soddisfi i criteri stabiliti. La maggior parte delle leggi che l’Europa richiede alla Bosnia di adottare sono da tempo ampiamente conformi, ma la loro adozione si blocca su questioni banali, come ad esempio se la divisione d’appello della Corte della Bosnia-Erzegovina venga instaurata a Sarajevo Est, come sostengono i partiti bosniaci, o a Banja Luka, come richiesto dall’SNSD, il partito del leader serbo-bosniaco Milorad Dodik.
 
Le speranze della Bosnia di vedere avviati i negoziati di adesione Ue dipendono tutte dagli esiti del vertice dei capi di Stato e di governo dei 27 Paesi membri in programma il prossimo 21-22 marzo, sulla base di un report che la Commissione europea sta stilando sui progressi dello stesso candidato perché questo traguardo cruciale del percorso di adesione possa realizzarsi. “Un Paese unico, unito e sovrano, questa è la nostra visione della Bosnia-Erzegovina nell’Ue, presenteremo il report entro marzo e il Consiglio europeo potrà discuterne”, ha messo in chiaro la presidente von der Leyen, in un punto stampa.
 
La presidente del Consiglio dei ministri della Bosnia ed Erzegovina, Borjana Krišto, ha voluto illustrare l’impegno delle autorità nazionali sia con “un lavoro legislativo in corso su 13 progetti di legge” sia con un “programma di riforme per tutto il 2024”. A Sarajevo “c’è ottimismo” sul fatto che “a marzo ci sarà una data per avviare i negoziati”, ha sottolineato Krišto, ricevendo una conferma dal primo ministro croato Plenković: “Il rapporto ci dovrà aiutare a trovare il consenso su una decisione positiva, usate questa finestra di opportunità per spingere le riforme che saranno incluse nel report“.