17/01/2024 - Il Parlamento europeo dà il via libera ai negoziati sulla riforma del Patto di stabilità.

L'Aula riunita in seduta plenaria ha approvato il mandato per riformare le regole di bilancio con 431 voti a favore, 172 contrari e 4 astenuti.
 
Con 431 voti a favore, 172 contrari e 4 astenuti la Plenaria del Parlamento europeo di Strasburgo ha dato luce verde alla propria posizione negoziale sul Patto di stabilità. Con l'assenso dell'assemblea possono così iniziare i cosiddetti triloghi, ovvero i negoziati tra Eurocamera e Consiglio Ue, con la mediazione della Commissione, per arrivare ad un testo che riassuma l'intesa dello scorso dicembre tra i 27 Paesi membri e il testo approvato oggi.
 
Dopo il voto favorevole, i negoziati hanno preso subito il via alle ore 13:00 odierne. Il mandato è stato preparato dai correlatori Esther De Lange (Partito popolare europeo/PPE, Paesi Bassi) e Margarida Marques (Alleanza progressista dei socialisti e democratici/S&D, Portogallo). Secondo quanto riferisce una nota dell’Eurocamera, il testo approvato contiene modifiche sostanziali alla proposta originaria della Commissione europea presentata lo scorso aprile. Nel testo, i deputati propongono di stabilire dei valori numerici chiari per definire la riduzione necessaria del debito eccessivo e consentire nuove deviazioni dal percorso fissato, con l’obiettivo di garantire ai Paesi Ue un maggiore margine di investimento.
 
Proposto inoltre un periodo supplementare di 10 anni per completare la riduzione del debito eccessiva, e che vengano istituite nuove procedure per aumentare la titolarità nazionale dei piani strutturali di riduzione. Altri 2 testi completano la revisione del quadro della governance economica europea: il cosiddetto “braccio correttivo” del Patto di stabilità e crescita, che mira a garantire che gli Stati membri adottino risposte politiche adeguate per correggere i disavanzi eccessivi (e/o i debiti), attuando la procedura per i disavanzi eccessivi (EDP); la direttiva sui quadri di bilancio stabilisce norme dettagliate per i bilanci nazionali. Questi sono necessari per garantire che i governi dell’UE rispettino i requisiti dell’Unione economica e monetaria e non registrino disavanzi eccessivi.
 
Nella discussione che ha preceduto la votazione, il commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni ha affermato che Commissione è pronta a facilitare i prossimi negoziati, “consapevole dell’importanza del ruolo che il Parlamento europeo svolgerà nel processo decisionale”. Gentiloni ha osservato che le tempistiche sono molto strette: “Non c’è molto tempo per concludere la riforma. Con l’avvicinarsi delle elezioni europee e la recente disattivazione della clausola di salvaguardia generale, è importante e urgente finalizzare questo dossier e fornire chiarezza e prevedibilità alla politica fiscale”. Per avere un nuovo Patto di stabilità entro la fine della legislatura" sarà essenziale "un accordo inter-istituzionale "entro metà febbraio”, ricorda Gentiloni.