11/01/2024 - Intesa parziale tra gli Stati Ue sui nuovi fondi all’Ucraina.

Il Coreper trova un accordo generale sullo Strumento per l'Ucraina, ma a decidere le cifre nel dettaglio saranno i leader al Consiglio europeo del 1 febbraio.
 
C'è un primo "ok" dall'Europa per l’invio di nuovi fondi all’Ucraina. Gli ambasciatori dell’Ue, riuniti nel Coreper, hanno conferito un mandato negoziale parziale alla presidenza sullo STEP, la Piattaforma per le tecnologie strategiche dell’Ue, e sullo Strumento per l’Ucraina. Lo riferiscono fonti della presidenza belga. Sebbene il quadro generale dello strumento è stato concordato dagli Stati membri, le cifre e alcune modalità andranno discusse nel dettaglio dai leader al Consiglio europeo del 1° febbraio.
 
Il via libera ai 2 regolamenti è un passo che la presidenza belga dell'Ue riteneva importante per non entrare in un totale stallo ma non scioglie il nodo della posizione contraria del premier ungherese Vikor Orban. Il Rappresentante permanente dell'Ungheria, intervenendo al Coreper, ha infatti ribadito che Budapest vuole l'assistenza finanziaria per Kiev - da 50 miliardi, nelle previsioni negli altri 26 Paesi membri - fuori dal bilancio pluriennale, e rinnovabile con cadenza annuale. La posizione ungherese, tuttavia, resta isolata dato che nessuno ha appoggiato le riserve di Budapest.
 
Lo Strumento per l’Ucraina - spiega in una nota il Consiglio Ue - riunirebbe quindi il sostegno di bilancio dell’Ue all’Ucraina in un unico strumento, fornendo all’Ucraina un “sostegno coerente, prevedibile e flessibile per il periodo 2024-2027", adeguato alle sfide senza precedenti del sostegno a un Paese in guerra. "Il mandato negoziale parziale del Consiglio non include le questioni relative al bilancio, in particolare l’entità complessiva dello strumento e la quota di sovvenzioni e prestiti, che dipenderanno dall’esito finale dei negoziati orizzontali sulla revisione intermedia del quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027”.
 
Nel dettaglio, gli Stati membri hanno confermato i 3 pilastri della proposta della Commissione europea. Il governo ucraino preparerà un “Piano per l’Ucraina”, che definirà le sue intenzioni per la ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione del Paese e le riforme che intende intraprendere nell’ambito del processo di adesione all’Ue. Il sostegno finanziario sotto forma di sovvenzioni e prestiti allo Stato ucraino sarà fornito in base all’attuazione del Piano per l’Ucraina, che sarà sostenuto da una serie di condizioni e da un calendario per gli esborsi. Attraverso il Quadro per gli investimenti in Ucraina, l’Ue fornirà sostegno sotto forma di garanzie di bilancio e di una combinazione di sovvenzioni e prestiti da parte di istituzioni pubbliche e private. Una garanzia per l’Ucraina coprirebbe i rischi di prestiti, garanzie, strumenti del mercato dei capitali e altre forme di finanziamento a sostegno degli obiettivi dello strumento. L'ultimo pilastro prevede l’assistenza tecnica e altre misure di sostegno per aiutare Kiev ad allinearsi alle leggi comunitarie e a realizzare le riforme strutturali nel suo percorso verso la futura adesione all’Unione Europea.