Respinta la ratifica con 184 voti contratri. Contrari Fratelli d'Italia, Lega e M5S. Astenuti Forza Italia, Avs e Noi Moderati.
L'Aula di Montecitorio ha respinto l’autorizzazione alla legge di ratifica ed esecuzione dell’Accordo recante modifica del Trattato che istituisce il trattato sul Meccanimo europeo di stabilità. I voti a favore sono stati 72, 184 i contrari, 44 gli astenuti, bocciando il primo articolo del testo. A favore della ratifica del Mes hanno votato i deputati del Pd, Iv e Azione. Contro hanno votato Fdi, Lega e M5S. Ad astenersi sono stati i deputati di FI, Avs e Noi Moderati. Il voto in Aula al pari di quello in Commissione Bilancio ha mostrato la divisione sia della maggioranza che di parte dell’opposizione su un dossier molto delicato e su cui l’Italia è stata appunto richiamata più volte dalle istituzioni europee in quanto unico Paese dell’Eurozona a non aver ratificato la riforma del Mes.
ll Meccanismo europeo di stabilità (European Stability Mechanism, Esm) è stato istituito mediante un trattato intergovernativo, al di fuori del quadro giuridico della Ue, nel 2012. La sua funzione fondamentale è concedere, sotto precise condizioni, assistenza finanziaria ai Stati membri che - pur avendo un debito pubblico sostenibile - trovino temporanee difficoltà nel finanziarsi sul mercato. Nello specifico, Roma è chiamata a ratificare l’accordo internazionale che prevede modifiche al funzionamento del Mes promosso nel gennaio 2021 a fronte di un’intesa sottoscritta dai 19 Paesi dell’area Euro, tra cui anche l’Italia che però ad oggi non ha ancora ratificato l’accordo a differenza degli altri membri dell’Eurogruppo.
Lo scorso 26 ottobre il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe aveva inviato una lettera al presidente del Consiglio Charles Michel nella quale sottolineava che il resto dei Paesi dell’area euro attendeva “con impazienza” la ratifica del Mes da parte dell’Italia. Dopo il voto contrario della Camera, Pierre Gramegna, direttore del Meccanismo europeo di stabilità, e lo stesso Donohoe hanno espresso “rammarico” per la decisione dell’Italia.