"Consapevoli di un possibile impatto su banche europee". L'Italia è il 5° partner commerciale del Paese.

Guardando al giro d'affari delle imprese italiane con Ankara, la crisi che sta colpendo il Paese ottomano rischia di non far dormire sonni tranquilli al nostro governo, cosi' come a buona parte delle cencelliere europee. Nel 2017 l'Italia è stata il 5° partner commerciale della Turchia con 19,8 miliardi di dollari di interscambio totale (+11,1% rispetto al 2016), di cui 11,3 miliardi di dollari in esportazioni e 8,5 miliardi di dollari in importazioni e una quota di mercato del 5,1%. Per quanto riguarda gli investimenti diretti esteri sempre nel 2017, l'Italia ha fatto investimenti per 124 milioni di dollari, in aumento del 42,5% rispetto al 2016, e ha confermato la propria presenza nel paese con oltre 1.418 aziende.
Nei primi 5 mesi del 2018 l'Italia si posiziona quale 4° partner commerciale con 9 miliardi di interscambio totale (+17,0%) rispetto ai primi 5 mesi del 2017, di cui 4.814 milioni di import (+14,5%) e 4.231 milioni di export (+20,1%) e un saldo negativo per la Turchia di 582 milioni di Usd. Sempre nei primi 5 mesi dell'anno in corso l'Italia si conferma 5° fornitore della Turchia dopo Cina, Russia, Germania e Stati Uniti e 3° cliente in Ue dopo Germania e Regno Unito. Il flusso di vendite è aumentato del 9% rispetto al 2016 e i primi mesi del 2018 sembrano confermare questa ascesa, con un incremento del 6% nei primi 2 mesi di quest'anno in particolare per i beni di consumo (alimentari e bevande, abbigliamento) e beni di investimento e intermedi (macchinari, metalli, gomma e plastica).