Il presidente uscente cerca la rielezione promettendo "maggior coordinamento" nella risposta alle sfide, prime fra tutte caro energia e alta inflazione.

"Sono stato e continuerò a essere un mediatore onesto nei nostri negoziati, assicurando che tutte le voci e le posizioni" dei diversi Stati membri "siano prese in considerazione", evidenzia Donohoe nella missiva, indicando tra i dossier principali anche il rafforzamento dell'Unione bancaria, lo sviluppo dell'euro digitale e l'ampliamento del dialogo con gli Stati Uniti. L'elezione del nuovo presidente dell'Eurogruppo si terrà alla prossima riunione dei ministri delle Finanze, in programma lunedì 5 dicembre a Bruxelles. La scadenza per la presentazione delle candidature è il 24 novembre a mezzogiorno.
Al momento non ci sono ancora altre candidati ufficiali per il ruolo occupato dall’irlandese. Donohoe, ministro delle Finanze irlandese, 48 anni, ha assunto l’incarico di presiedere i lavori dei ministri economici dei Paesi con la moneta unica il 13 luglio 2020. Ricorda che quando si candidò la prima volta promise di essere “un ponte” tra le diverse anime del gruppo dei 19 Paesi. Promette di continuare a fare altrettanto, un modo di agire e lavorare quantomai necessario “in tempi così incerti”, che richiedono che “questo tipo di impegno sia ancor più cruciale”.