21/06/2022 - Ucraina e Moldova incassano l'ok della Commissione per diventare Paesi candidati all'adesione Ue.

È quanto emerge dai pareri formali di Bruxelles sulle richieste di Kiev e Chișinău. La Georgia dovrà aspettare ancora un pò.
 
La Commissione europea ha adottato una raccomandazione con cui chiede al Consiglio di assegnare all’Ucraina e alla Moldavia lo status di Paesi candidati all’Ue. Lo ha annunciato in conferenza stampa la Presidente dell’esecutivo europeo, Ursula von der Leyen, in seguito alla riunione del collegio dei Commissari. Durante l'incontro è emerso che Bruxelles desidera dare una prospettiva anche alla Georgia, che però deve ancora lavorare per raggiungere i criteri richiesti dall’Ue.
 
“L’Ucraina ha chiaramente dimostrato l’aspirazione e l’impegno del Paese di essere all’altezza degli standard europei. È una democrazia parlamentare molto solida, che vanta un’amministrazione eccellente e ha mostrato che, prima dell’inizio della guerra, aveva un deficit solido e aveva compiuto alcuni passi importanti per diventare un’economia di mercato”, ha spiegato Von der Leyen nell’annunciare la raccomandazione al Consiglio europeo.
 
Bruxelles ha però posto la clausola dell’avvio di un pacchetto di riforme a da parte del governo di Kyiv. “Sull’Ucraina abbiamo un messaggio chiaro: si merita una prospettiva europea e deve ottenere lo status di candidato tenendo presente che c’è ancora da lavorare. Anche se il percorso di avvicinamento al blocco europeo procede, restano ancora alcuni passi importanti da compiere prima dell’ingresso dell’Ucraina in Europa", come ricordato da Von der Leyen. “Ad esempio sullo Stato di diritto, sulla giustizia, sulla lotta alla corruzione e sulla rimozione del potere degli oligarchi sull’economia”, ha precisato, tracciando la linea delle riforme che Kyiv dovrà avviare.
 
Come per l’Ucraina, la Commissione raccomanda al Consiglio di riconoscere alla Moldova la prospettiva di diventare membro dell’Unione e lo status di candidato all’adesione Ue, sempre secondo i “meriti che devono accompagnare questo processo” soprattutto sul piano delle riforme economiche fondamentali. Nonostante le difficoltà interne per il separatismo della Transnistria, Chișinău “dispone di solide basi” su democrazia e Stato di diritto e ha registrato “progressi nel rafforzamento del settore finanziario e del contesto imprenditoriale”, che garantiscono un “sostanziale avvicinamento” alle condizioni richieste dall’ingresso nel Mercato unico.
 
Leggermente diversa è la situazione della Georgia, che ha sì “le stesse aspirazioni” di Ucraina e Moldova e “buone basi per la stabilità”, ma “sono necessarie ulteriori riforme su una lista di priorità che abbiamo evidenziato“, ha spiegato il commissario per la Politica di vicinato e l’allargamento, Olivér Várhelyi: “Fine della polarizzazione politica, riforme giudiziarie, progressi sulla lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata, indipendenza dei media e sicurezza dei giornalisti”. Come ha sottolineato la presidente von der Leyen, “la porta è totalmente aperta e le tempistiche dipendono dalla Georgia“, ma per il momento la Commissione raccomanda al Consiglio di garantire solo la prospettiva di diventare membro dell’Ue, fino a quando non saranno soddisfatte tutte le priorità.