11/05/2022 - Ucraina, stop al trasporto ad 1/3 del gas russo verso l'Europa.

L’allerta del gestore ucraino Gtsou; dall'11 maggio verrà chiuso un punto di transito. Sale in presso in Borsa.,
 
L’Ucraina ha confermato che interromperà il flusso di gas attraverso il punto di transito di Sokhranivka, da cui passa quasi 1/3 del gas russo diretto in Europa, spostandolo in un’altra regione. Gtsou, la compagnia che opera il sistema di gasdotti ucraini, ha confermato che i flussi di gas attraverso Sokhranivka saranno interrotti a partire da mercoledì 11 maggio dalle ore 7:00 per "cause di forza maggiore", una clausola che indica motivazioni fuori dal controllo dell’azienda. La notizia ha fatto rialzare di colpo in Borsa il prezzo del gas.
 
La compagnia ha spiegato di non essere più in grado di operare la stazione di compressione del gas di Novopskov a causa “dell’interferenza delle forze di occupazione del procedimento tecnico”, aggiungendo che potrebbe spostare temporaneamente il flusso altrove, al punto di interconnessione fisica di Sudzha situato in un territorio controllato dall’Ucraina. Tuttavia Gazprom, che detiene il monopolio sulle esportazioni russe di gas via gasdotto, ha dichiarato che sarebbe “tecnologicamente impossibile” spostare l’intero volume a Sudzha come proposto da Gtsou.
 
Per quanto riguarda il nostro Paese, per il momento non si registrano rallentamenti nel sistema italiano sul fronte delle forniture di gas. È quanto si evince dai dati pubblicati sul sito di Snam. I flussi dal valico di Tarvisio (Udine) sono in diminuzione rispetto a ieri, ma sono compensati da un maggior afflusso a Passo Gries (da Nord), grazie all'interconnessione delle reti e alle varie fonti di importazione.