14/01/2022 - Il prossimo presidente del Parlamento Ue sarà eletto in Plenaria da remoto.

Appuntameento per martedì 18 gennaio. Metsola (PPE) rimane la favorita per succedere a Sassoli.
 
Il Parlamento europeo ha annunciato ufficialmente che per la prima volta nella storia dell’istituzione l’elezione del presidente avverrà in seduta Pleanria con voto a distanza per quanti decideranno di non recarsi a Strasburgo per i timori legati al Covid e all’avanzata della variante Omicron.  Martedì prossimo (18 gennaio) gli europarlamentari si ritroveranno nella sede francese dell’Eurocamera per il rinnovo, in seduta plenaria, dei vertici istituzionali, a partire dal successore di David Sassoli.
 
I servizi del Parlamento assicurano che il sistema per il voto elettronico a distanza “è già stata testato”, ed è dunque affidabile. “Da un punto di vista giuridico e tecnico non ci sono problemi, e non ci saranno ritardi” nelle procedure di voto e nella comunicazione dei risultati, si legge in un comunicato. Da programma, i candidati alla presidenza - Roberta Metsola (PPE), Sira Rego (Sinistra unitaria), Alice Kuhnke (Verdi) e Kosma Zlotowski (ECR), pronunceranno un discorso di presentazione all’apertura dei lavori, alle 9:00. Quindi le votazioni inizieranno alle 9:30 per chiudersi alle 10:15, e i risultati del primo turno sono attesi per le 11:00.
 
Al momento la favorita sembrerebbe ancora l'europarlamentare maltese Roberta Metsola, che punta ad essere eletta con i voti di S&D e dei liberali, riproponendo quella "maggioranza Ursula" che già aveva incoronato Sassoli. L'outsider principale arriva invece dalla Svezia e risponde al nome di Alice Bah Kuhnke, ex ministra della Cultura di origine gambiana con posizioni sui diritti sociali diametralmente opposte a quelle di Metsola. È la candidata dei Verdi ma potrebbe spaccare il fronte del centro-sinistra a Strasburgo. 
 
Anche la sinistra di Gue ha una sua candidata, la spagnola Sira Rego.  A destra invece sono i Conservatori e Riformisti ad avere avanzato un loro candidato, il polacco Kosma Zlotowski. Il sovranisti di Identità e Democrazia, in una riunione di gruppo, scioglieranno a breve il nodo sulla posizione da prendere. Mentre i liberali di Renew, che puntano al pieno di presidenze nelle commissioni, tengono le carte coperte. "Sosterremo sempre un candidato pro-europeo e non ne presentiamo uno nostro", spiegano fonti del gruppo. Le trattative sono quindi entrate nel vivo.