Prima riunione prevista per il 17 gennaio, Fonti dall'Eurogruppo: "Fiduciosi che Roma rispetterà gli impegni presi".

Il Belpaese, assieme agli altri 18 Stati dell’Eurozona, 1 anno fa aveva sottoscritto a Bruxelles le modifiche al trattato sul Mes. Ma Roma non si è comportata di conseguenza; la riforma, a partire dall’atteso backstop (la rete di sicurezza finanziaria), non potrà dunque entrare in vigore a inizio 2022, come invece programmato al momento della firma. Originariamente, il nuovo trattato, doveva entrare in vigore entro fine gennaio di quest'anno, dopo l’ok dei Parlamenti nazionali.
"Discuteremo quali siano le ragioni” del ritardo italiano, ha spiegato un funzionario dell'Eurogruppo. La fonte di Bruxelles ha comunque garantito sulla fiducia delle istituzioni nei confronti del governo Draghi: “Non c'è ragione per pensare che l'Italia o altri Paesi non manterranno gli impegni politici sulla riforma”. Tuttavia il ministro dell’Economia, Daniele Franco, dovrà prepararsi a spiegare perché l’Italia non ha ancora portato a termine quanto promesso nella riunione di lunedì.