25/11/2021 - Nuova bozza di legge Ue per arginare la pubblicità politica online e nei social media.

Commissaria Jourova: "Ci sarà maggiore trasparenza sui dati e divieto di uso dei dati sensibili dei cittadini".
 
La Commissione europea ha presentato una proposta "sulla trasparenza e sul targeting della pubblicità politica nel quadro delle misure volte a tutelare l’integrità delle elezioni e il dibattito democratico aperto". La bozza di nuova legislazione Ue costringerebbe Google, Facebook ecc. a diventare più trasparenti sulla pubblicità politica, per "fare luce sul mondo oscuro delle campagne online".
 
"Le elezioni non possono essere una competizione portata avanti con metodi opachi e non trasparenti”, ha dichiarato in conferenza stampa la vicepresidente della Commissione europea per i Valori e la trasparenza Vera Jourova: “La gente deve sapere perché sta vedendo un annuncio, chi ha pagato, quanto e quali criteri di microtargeting sono stati utilizzati”. Dal momento in cui “le nuove tecnologie dovrebbero essere strumenti di emancipazione, non di manipolazione”, la nuova proposta della Commissione Ue "porterà un livello di trasparenza senza precedenti nelle campagne politiche".
 
Secondo le norme proposte, i grandi del Web dovrebbero rivelare il numero di persone a cui un annuncio pubblicitario si rivolge, per quanto tempo resta online e i metodi usati per scegliere chi lo vede. La bozza, secondo Jourova, insiste anche sugli "effetti negativi" sulla "libertà di opinione e di informazione, di prendere decisioni politiche ed esercitare i propri diritti di voto". In questo modo, si potrà identificare quale partito politico sta finanziando un annuncio.
 
Per il regime sanzionatorio, la bozza propone una multa fino al 5% del fatturato per le aziende che infrangono le regole e l'esecuzione sarà affidata alle autorità nazionali, anche se Bruxelles potrebbe svolgere un ruolo di primo piano. Le proposte saranno ora discusse in sede di Parlamento e di Consiglio europeo. Per garantire che le elezioni del Parlamento europeo del 2024 si svolgano secondo i più elevati standard democratici, le nuove norme dovrebbero entrare in vigore ed essere pienamente attuate dagli Stati membri entro la primavera del 2023, ossia 1 anno prima delle elezioni.