+45% rispetto al 2019 (periodo pre-Covid) Solo ad ottobre sono stati registrati 22.800 ingressi.

Gli aumenti più significativi si sono stati registrati sulla rotta dei Balcani occidentali e orientali, e nel Mediterraneo centrale. Nel periodo considerato, nel Mediterraneo centrale vengono riportati 55.000 arrivi, il 91% in più rispetto lo stesso periodo dello scorso anno. Solo ad ottobre, ne sono stati segnalati 6.240, l'85% in più rispetto al 2020, e il 186% in più rispetto al 2019. Ad arrivare sono stati soprattutto cittadini di Tunisia, Bangladesh e Egitto. In particolare, gli egiziani sono la terza nazionalità, e arrivano in larga parte dalla Libia.
Alla frontiera orientale dell’Ue, il numero totale di rilevamenti di attraversamenti illegali delle frontiere quest’anno è stato di quasi 8.000, 15 volte in più rispetto al 2020. Le nazionalità principali includono migranti dall’Iraq, dall’Afghanistan e dalla Siria. Il confine dell’UE con la Bielorussia è rimasto il più colpito dal flusso migratorio nel 2021. Dopo aver raggiunto il massimo storico di arrivi a luglio (superando i 3.200), gli arrivi di migranti sulla rotta terrestre orientale sono diminuiti nei mesi successivi, scendendo a oltre 600 nell’ottobre 2021 .
Finora quest’anno sono stati segnalati 48.500 attraversamenti illegali delle frontiere lungo la rotta dei Balcani occidentali. Solo ad ottobre sono stati rilevati più di 9.000 attraversamenti illegali, un aumento del 140% rispetto allo scorso anno (3.816) e un aumento dell’810% rispetto a ottobre 2019 (1.003). Ciò significa che a ottobre il 40% degli attraversamenti illegali nell’Ue è avvenuto attraverso i Balcani occidentali. La maggior parte dei migranti su questa rotta proveniva da Siria, Afghanistan e Marocco.
Per quant origuarda la rotta del Mediterraneo occidentale, nei primi 10 mesi di quest’anno, sono stati segnalati 16.390 attraversamenti illegali, circa il 14% in più rispetto allo scorso anno e il 23% in meno rispetto al 2019. Ad ottobre sono stati rilevati 1.614 attraversamenti illegali, in calo del 42% rispetto allo scorso anno. Gli algerini hanno rappresentato il 63% degli attraversamenti illegali su questa rotta, seguiti dai marocchini (29%).
Infine sono stati registrati 15.770 attraversamenti illegali sulla rotta del Mediterraneo orientale tra gennaio e ottobre, in calo dell’11% rispetto al 2020 e del 76% rispetto al 2019. A ottobre sono stati rilevati 2.585 attraversamenti illegali, il 40% in più rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Il numero complessivo di attraversamenti illegali su questa rotta rimane inferiore a quello dello scorso anno, con il forte aumento degli arrivi a Cipro. La maggior parte dei migranti su questa rotta proveniva da Siria, Turchia e Congo.