24/11/2021 - Sassoli verso il mandato-bis, frattura tra Ppe e S&D.

Colpo alla maggioranza Von der Leyen. Decisivi Renew Europe, Verdi e le destre.
 
L'alleanza tra le forze politiche Ue che governano a Bruxelles si è sgretolata dopo una lite interna tra Ppe e socialisti sulla prossima presidenza del Parlamento europeo. Arrivati al giro di boa di metà legislatura, il Ppe ha reclamato il diritto alla successione di David Sassoli che, secondo il primo gruppo dell’Eurocamera, aveva accettato di fare il presidente solo per 2 anni e mezzo per poi lasciare il posto a un esponente popolare.
 
I socialisti invece punterebbero ad un Sassoli-bis; il gruppo degli S&D è infatti orientato a sostenere una ricandidatura dell'attuale presidente dell'Eurocamera quando, a metà gennaio, l'aula di Strasburgo si esprimerà sulla leadership per la seconda metà della legislatura. Il messaggio inviato al gruppo guidato dal tedesco Manfred Weber è chiaro: i socialdemocratici non sosteranno il candidato del centrodestra europeo che il Ppe sceglierà al termine della riunione del gruppo e che con tutta probabilità sarà la maltese Roberta Metsola. In lizza per i popolari c'è anche l'olandese Esther De Lange, ma secondo alcune fonti non avrebbe il sostegno di tutto il suo gruppo.
 
Sembra quindi che a Strasburgo la strada che i socialisti intendono seguire, rifletta il nuovo clima politico in Europa, alla luce delle recenti elezioni tedesche, ma anche la necessità di mantenere un equilibrio ai vertici delle 3 istituzioni comunitarie.
 
Intervenendo alla riunione dei socialisti in serata, Sassoli ha affermato che "non possiamo permetterci di portare questa casa alle elezioni con una coalizione a trazione conservatrice". Ciò "sarebbe un errore politico in un momento in cui in Europa siamo in vantaggio come famiglia politica". La prossima scadenza elettorale, secondo Sassoli, dovrà dunque riflettere i "risultati importanti ottenuti fin qui grazie alla leadership socialista nel Parlamento europeo". Il ragionamento è comunque all’interno di una scelta politica storica: “Noi crediamo nelle alleanze" - ha specificato - "nessuno è autosufficiente e noi dobbiamo guidare queste alleanze”.