13/09/2021 - La Croazia può produrre euro di prova, entrata in Eurozona ento il 2023.

Il Paese viaggia spedito verso l’introduzione della moneta unica.
 
L’Eurozona è ancora più vicina ad accogliere la Croazia. In occasione dell’Eurogruppo informale in Slovenia, è stato firmato un protocollo d’intesa che stabilisce i passi necessari per iniziare a realizzare i prototipi di moneta dell’Ue. Si tratta di un documento ufficiale, sottoscritto tra la parti, che permetterà alle autorità croate (con l’assistenza della Commissione e degli Stati membri) di coniare monete di prova per verificare l’idoneità tecnica delle future monete in euro per distributori automatici e macchine per il trattamento delle monete. 
 
Il memorandum contiene inoltre le disposizioni per la distribuzione delle monete in euro e il ritiro della kuna croata durante il passaggio all’euro, e consente il trasferimento dei macchinari necessari per l’emissione di cartamoneta. “E’ un segnale politico davvero importante per il futuro dell’area dell’euro”, sottolinea il presidente dell’Eurogruppo, il ministro delle Finanze irlandese Paschal Donohoe. "Prima di poter adottare la moneta unica europea, la Croazia deve prima soddisfare tutti i criteri di Maastricht e continuare a fare progressi sui preparativi tecnici”, ricorda il commissario per un’Economia al servizio delle persone, Valdis Dombrovskis.
 
Per quanto concerne la moneta unica, la Croazia ha approvato nel 2018 la strategia per la sua introduzione e da allora opera in modo sistematico nella sua attuazione. Il 10 luglio 2020 l’Eurogruppo e la Bce hanno incluso la Croazia e la kuna croata nella seconda fase degli Accordi europei di cambio, fissando al contempo il tasso centrale di cambio (1 euro = 7,53450 kune).