21/07/2021 - Risorse proprie Ue, il pacchetto slitta a dopo la pausa estiva.

Tutto rimandato all'autunno, per dare più spazio alla proposta europea sulla diigtal tax.
 
Per il pacchetto sulle risorse proprie Ue servirà più tempo. L’insieme delle misure per finanziare il funzionamento dell’Ue (bilancio 2021-2027) e la strategia di ripresa (Next Generation Eu) doveva essere finalizzato con l’ultima riunione del collegio dei commissari prima della pausa estiva, ma le misure sono state ritirate dall’agenda e spostate ad altra data, “nella seconda parte dell’anno”.
 
La ragione è politica e giuridica. Tra le misure in programma c’è la proposta di tassa sull’economia digitale, che colpisce in particolare i giganti del web. Ma l’accordo raggiunto all'ultimo G20, che apre la strada a regole internazionali sulla tassazione digitale, ha costretto la Commissione europea a rivedere la sua agenda. Al fine di lavorare con spirito costruttivo e collaborativo al sistema internazionale di tassazione digitale, il team von der Leyen ha deciso di posticipare la proposta europea per una digital tax. A cascata questa decisione ha prodotto l’automatico slittamento delle altre proposte, che sono dovute slittare all’autunno.
 
Tra il 2022 e il 2023 il Consiglio delibererà su queste nuove fonti di entrate entro il 1° luglio 2022 al più tardi per poterle introdurre entro il 1° gennaio 2023. Quinti entro giugno 2024 la Commissione presenterà una proposta per nuove risorse proprie aggiuntive, che potrebbero includere un’imposta sulle transazioni finanziarie e un contributo finanziario del settore delle imprese o una nuova base imponibile comune per le imprese. Il Consiglio delibererà su queste nuove fonti di entrate dell’UE entro il 1° luglio 2025 al più tardi per poterle introdurre entro il 1° gennaio 2026.