Bruxelles propone un nuovo strumento finanziario per mitigare i costi sociali dell'estensione del sistema Ets a edifici e trasporti, che ricadrebbero su Pmi e famiglie.

L’obiettivo dell’iniziativa è assegnare finanziamenti specifici agli Stati membri per aiutare i cittadini ad investire nell’efficienza energetica, in nuovi sistemi di riscaldamento/raffrescamento e in una mobilità più pulita (quindi elettrica e in seguito anche all’idrogeno). Il Fondo sarebbe finanziato dal bilancio comune dell’Unione, utilizzando un importo equivalente al 25% delle entrate previste provenienti dallo scambio di quote di emissione dell’edilizia e dei carburanti per il trasporto stradale.
Con 7,8 miliardi di euro l'Italia sarebbe il 3° Stato membro beneficiario per dimensione, dopo la Polonia (oltre il 17% e 12 miliardi di euro) e la Francia (11,2% poco più di 8 miliardi). Non è escluso che potrebbero aggiungersi ulteriori finanziamenti pubblici nazionali, con la possibilità per il Fondo di mobilitare il doppio della cifra di partenza, ovvero arrivare fino a 144,4 miliardi di euro per il periodo 2025-2032.