16/07/2021 - Italia deferita alla Corte di giustizia Ue: "non coopera sulla lotta alla criminalità".

Per la Commissione Ue il nostro Paese ancora non consente agli altri Stati di accedere ai dati in suo possesso su terrorismo e criminalità.
 
La Commissione europea ha deferito l'Italia alla Corte di giustizia dell'Ue per il mancato rispetto di alcuni obblighi in materia di scambio di informazioni stabiliti dalle norme in materia di cooperazione transfrontaliera nella lotta al terrorismo e alla criminalità. Tali norme, ricorda la Commissione, "sono uno strumento fondamentale nella lotta al terrorismo e alla criminalità", e "consentono di scambiarsi rapidamente informazioni su DNA, impronte digitali e dati nazionali di immatricolazione dei veicoli, permettendo alle autorità di identificare i sospetti e di stabilire collegamenti tra i casi penali in tutta l'Unione", come sancisce il Trattato di Prüm.
 
Gli Stati membri dovevano attuare pienamente le norme entro agosto 2011. La Commissione ha quindi inviato una lettera di costituzione in mora a Roma, seguita nel 2017 da un parere motivato, ed esortando l'Italia a rispettare pienamente gli obblighi giuridici. Dopo ripetute indagini sui progressi compiuti dall'Italia nell'adempimento dei suoi obblighi, "si constata che a tutt'oggi l'Italia ancora" non ha adempiuto ai propri obblighi nei confronti dell'Ue e degli altri Stati membri.