22/06/2021 - Innovazione, l'Italia accelera ma rimane al di sotto della media Ue.

Ok su banda larga, ma carente nel capitale umano. Svezia, Finlandia, Danimarca e Belgio al top tra i 27.
 
L'ultimo quadro europeo di valutazione dell'innovazione 2021, pubblicato dalla Commissione europea certifica che l'Italia ha fatto molto per incrementare la propria capacità di innovare, ma rimane tuttavia sotto la media europea. La Svezia continua a essere in testa alla classifica seguita da Finlandia, Danimarca e Belgio, tutti con prestazioni oltre il punteggio di 140, ben superiori alla media Ue di 113.
 
Seguono gli "innovatori forti" (tra 120 e 140 punti), tra cui Germania e Francia. L'Italia (108 punti) è, insieme ad altri 8 Stati, un "innovatore moderato", mentre chiudono la classifica Bulgaria e Romania, in compagnia degli altri "innovatori emergenti" (meno di 80 punti) interamente rappresentati dai Paesi dell'Europa orientale. L'Italia ha accelerato sull'innovazione, soprattutto grazie allo sviluppo della banda larga, e ha scalato la classifica europea portandosi sempre più vicina alla media Ue. Frenata soprattutto da investimenti deboli nel capitale umano e a sostegno di ricerca e sviluppo nel settore pubblico. 
"Le innovazioni europee come la tecnologia a mRNA alla base dei nuovi vaccini contro la Covid-19 sono state fondamentali per combattere e superare l'attuale pandemia”, ha rivendicato il commissario per il Mercato interno, Thierry Breton, secondo cui “investire nell'innovazione significa investire nella nostra capacità di essere all'avanguardia tecnologica per un'economia e una società sostenibili, digitali e resilienti".
 
A livello globale la Corea del Sud è risultata secondo l'indice il Paese più innovativo, con un punteggio superiore del 36% a quello dell'Ue nel 2014 e del 21% a quello di quest'anno. Su scala mondiale l'Ue però supera Cina, Brasile, Sudafrica, Russia e India, ma non riesce a raggiungere i livelli di Canada, Australia, Stati Uniti e Giappone.