Attualmente l'agenzia costa all'Europa 460 milioni, ma sarebbe insufficiente nel contrastare l'immigrazione illegale.

In seguito agli elementi raccolti, la Corte dei conti europea è giunta quindi alla conclusione che Frontex "non ha pienamente adempiuto" al mandato ricevuto nel 2016 e ha sollevato "dubbi anche sulla sua capacità di svolgere efficacemente il nuovo ruolo operativo che le è stato assegnato". "Le mansioni affidate a Frontex alle frontiere esterne dell'Ue sono fondamentali per la lotta alla criminalità transfrontaliera e all'immigrazione illegale", ha sottolineato Leo Brincat, membro della Corte responsabile della relazione. "Nondimeno, Frontex non le assolve attualmente con efficacia".
La Corte, secondo quanto si legge in una nota, ha rilevato "lacune e incoerenze" nel quadro che disciplina lo scambio delle informazioni, il che ostacola la capacità di Frontex e degli Stati membri di monitorare le frontiere esterne e di reagire quando necessario. Inoltre, per quanto riguarda la lotta alla criminalità transfrontaliera, "le operazioni congiunte non sono ancora sufficientemente sviluppate nelle attività quotidiane", a cui si aggiunge "la mancanza di una rendicontazione sull'efficienza e sui costi" dell'agenzia.
Nel suo rapporto, la Corte ricorda che nel 2019 è stato approvato un regolamento - "non corroborato da alcuna valutazione preliminare" - che ha però impresso una "profonda svolta" all'attività dell'Agenzia, facendone evolvere la funzione di sostegno e coordinamento in un ruolo di servizio operativo. Per adempiere al nuovo mandato, si legge ancora nel documento, Frontex porterà il suo organico operativo fino a 10.000 unità entro il 2027 (rispetto ai 750 agenti del 2019) e la dotazione finanziaria dovrebbe raddoppiare, raggiungendo i 900 milioni di euro circa all'anno. "Un importo ingente - osserva la Corte - deciso senza neanche accertare di cosa abbia bisogno Frontex per espletare il nuovo mandato e senza valutarne in alcun modo l'impatto sugli Stati membri". Alla luce dei molteplici rilievi formulati e visto che l'agenzia "non si è ancora adeguata ai requisiti del mandato del 2016, non è pronta" - a giudizio della Corte - "a dare efficace attuazione all'attuale mandato, ricevuto nel 2019".