07/06/2021 - G7 sottosrive l'accordo per tassazione minima globale al 15% sui profitti delle multinazionali.

Nel mirino anche i big tech come Google e Amazon. Il terma verrà trattato anche al prossimo G20.
 
I ministri delle Finanze dei paesi del G7 (Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Canada, Italia e Giappone), riuniti a Londra lo scorso weekend, hanno raggiunto un accordo per impegnarsi a istituire una tassa globale di almeno il 15% per le multinazionali che operano in quei paesi, a prescindere da dove siano le loro sedi. Rishi Sunak, ministro delle Finanze del Regno Unito, ne ha parlato come di un "accordo storico per riformare il sistema fiscale globale per adattarlo all’era digitale globale". Sunak ha spiegato che la tassa riguarderebbe le aziende con margini di profitto superiori al 10%. 
 
L’accordo potrebbe interessare in particolare grandi aziende tecnologiche come Amazon, Google ecc., e potrebbe portare ai governi miliardi di dollari utili a sostenere i grandi costi dovuti alla pandemia da Coronavirus. L’accordo potrebbe essere esteso ai paesi del G20, che si riuniranno a luglio in Italia, ma secondo il New York Times una eventuale estensione dell’accordo non arriverebbe prima dell’incontro successivo, al momento previsto per ottobre. Dopo l’intesa tra i ministri delle Finanze del G7, la palla passerà ai leader, che si incontreranno a Carbis Bay (Cornovaglia) tra venerdì e domenica (11-13 giugno). 
 
L’accordo si basa su 2 principi: il primo prevede di evitare che, per invogliare le aziende a lavorare sul proprio territorio, gli Stati facciano una sorta di “corsa al ribasso” sulla tassazione; il secondo prevede che si eviti che certe aziende finiscano per pagare le tasse in certi paesi in cui dichiarano di avere i loro profitti, senza però pagarne ad un livello ritenuto adeguato dove invece vendono i loro prodotti o servizi. 
 
"A Londra è stato compiuto un grande passo verso un accordo globale senza precedenti sulla riforma della tassazione delle imprese" - ha detto il commissario Ue agli affari economici Gentiloni. "Ora dobbiamo fare l'ultimo miglio per espandere questo consenso a tutti i membri del G20 e a tutti i Paesi coinvolti nel quadro inclusivo dell'Ocse. La Commissione contribuirà attivamente a queste discussioni multilaterali in corso per garantire il raggiungimento di un accordo ambizioso a luglio", ha aggiunto il commissario.