Per la presidente della Commissione Ue sarebbe impossibile, dato che vi dovrebbe aderire tutto il Regno Unito nel suo complesso.

Con il divorzio da Bruxelles il premier inglese Boris Johnson ha deciso di ritirarsi dal programma perchè ritenuto “troppo costoso”, ma la sua scelta ha suscitato il disappunto della presidente scozzese, Nicola Sturgeon, secondo cui “porre fine alla partecipazione del Regno Unito all’Erasmus è vandalismo culturale da parte del governo britannico”. Intanto per sopperire alal mancaza di Erasmus+, il governo di Londra a inizio febbraio ha lanciato il programma Turing con una dotazione iniziale di 100 milioni di sterline. Da settembre permetterà a 35.000 studenti inglesi di viaggiare e di formarsi all’estero, anche fuori dai confini europei.
“L'Ue ha offerto al Regno Unito una piena associazione al programma Erasmus+ con contributi finanziari standard riservati ai Paesi terzi che vogliono partecipare, ma dopo un anno di negoziati con il governo britannico, Londra ha deciso di ritirarsi", ha spiegato Terry Reintke, eurodeputat dei Verdi. Secondo Reintke, che durante i suoi studi ha partecipato al programma Erasmus+ con uno scambio proprio ad Edimburgo, gli eurodeputati organizzeranno un dibattito sulla questione in seno al Parlamento europeo. "Continueremo a esplorare come la Scozia e il Galles potrebbero rimanere in Erasmus", ha twittato.