Secondo Eurostat, nel 2020 la Repubblica popolare cinese ha mosso un giro d'affari di oltre 710 miliardi di dollari in merci.

Secondo il Fondo monetario internazionale, la Cina è stata l'unica grande economia del mondo che ha fatto registrare una crescita del 2,3% del Pil nel 2020, mentre l'economia globale ha subito una contrazione di circa il 3,5%. Xu Haifeng, presidente della Bank of China e che presiede anche la Camera di Commercio Cinese presso l'Unione Europea (CCCEU), ha detto che il cambiamento storico non è stato una sorpresa. "La rapida ripresa della Cina dalla pandemia e le misure per sostenere i consumi interni sono state una forza trainante nel mantenere le esportazioni di beni dell'Ue verso la Cina a un livello stabile e persino leggermente superiore. Inoltre, la capacità di ripresa delle filiere in Cina ha certamente posto una solida base manifatturiera per le necessità maggiori del mercato UE", ha detto Haifeng.
A contribuire alla spinta economica è stata la conclusione a dicembre 2020 dei 7 anni di negoziati per l'accordo bilaterale sugli investimenti tra l'Ue e la Cina, un accordo che è stato voluto dall'Ue per livellare il campo di gioco e offrire maggiori opportunità d'affari per entrambe le parti, anche se la bozza del documento deve ancora essere approvata dal parlamento europeo e dalle assemblee nazionali. Haifeng ha detto che la conclusione dei negoziati favorisce la fiducia della comunità imprenditoriale cinese nell'Ue. "Attendiamo la ratifica e la firma dell'accordo nei prossimi mesi e speriamo che possa essere firmato rapidamente", ha aggiunto.