26/11/2020 - Parlamento Ue vuole una nuova strategia industriale comunitaria.

Il testo è stato adottato dall'Aula con 486 voti favorevoli, 109 contrari,102 astensioni.
 
ll Parlamento europeo sostiene un cambiamento nell'approccio dell'Ue alla politica industriale, per aiutare le imprese a rispondere alla crisi e ad affrontare la transizione digitale e ambientale. Gli eurodeputati hanno chiesto alla Commissione Ue di rielaborare la strategia industriale poiché quella originale, pubblicata a marzo 2020, coincideva con i primi giorni della pandemia Covid-19 ed è uscita prima dell'istituzione del piano Next Generation EU senza poter tener conto dell'impatto della pandemia sulle industrie europee. Il testo, non legislativo, è stato adottato oggi con 486 voti favorevoli, 109 contrari, e 102 astensioni.
 
Secondol'idea dell'Europarlamento la nuova strategia dovrebbe articolarsi in 2 fasi distinte, una dedicata alla ripresa e l'altra sulla ricostruzione e la resilienza. La prima dovrebbe concentrarsi sul mantenimento del corretto funzionamento del mercato unico, principalmente favorendo la ricapitalizzazione delle imprese, salvando posti di lavoro e adattando la produzione ad una "nuova normalità" post-Covid. La seconda fase dovrebbe contribuire alla ricostruzione e alla trasformazione dell'industria europea, perseguendo gli obiettivi delle 2 transizioni (digitale e ambientale), e il rafforzamento della sovranità industriale dell'Unione e della sua autonomia strategica, che richiedono una base industriale autonoma e competitiva e massicci investimenti in ricerca e innovazione.
 
"Dopo più di un anno di lavoro è stato approvato in plenaria a larghissima maggioranza il mio rapporto sulla politica industriale", scrive su Twitter Carlo Calenda, leader di Azione ed europarlamentare. "Il rapporto contiene proposte su Commercio, Ricerca, Energia, Formazione e Investimenti, da cui il Governo potrebbe trarne qualche spunto per il piano sul Recovery Fund.", aggiunge Calenda.