La presidente In audizione commissione Affari economici del Parlamento europeo boccia l’idea di Sassoli di cancellare il debito contratto dai Paesi con la Bce.

"Dopo un rimbalzo forte ma parziale e disomogeneo della crescita del Pil nel III trimestre, le ultime indagini e gli indicatori ad alta frequenza segnalano che l'attività economica dell'area dell'euro ha perso slancio nel IV trimestre", ha detto Lagarde. "In generale l'economia della zona euro sarà toccata severamente dalle conseguenze del rapido aumento dei contagi e dal ripristino delle misure di contenimento, ponendo rischi chiaramente al ribasso alle prospettive economiche a breve termine".
La seconda ondata di Coronavirus "ha aumentato ulteriormente l'incertezza e i rischi per la stabilità finanziaria dell'Ue", e anche se le vulnerabilità "richiederanno tempo per manifestarsi sui bilanci delle banche", anche "a causa dell'uso diffuso delle moratorie", in ultima analisi "il deterioramento della qualità degli asset bancari, e il concomitante aumento degli accantonamenti, peseranno sulla redditività e sulla posizione patrimoniale delle banche", ha spiegato la presidente.
Per questo motivo il meccanismo per la ripresa comprendente il Recovery fund “deve diventare operativo senza indugio”. Le risorse aggiuntive del pacchetto possono facilitare politiche fiscali espansive, in particolare nei paesi dell’area dell’euro con spazio di bilancio limitato” come l’Italia, il cui elevato livello di debito pubblico preoccupa e a cui si chiede, per questo motivo, di predisporre strategie di rientro della spesa. Il meccanismo per la ripresa è considerato fondamentale per il sostegno agli investimenti pubblici, a loro volta indispensabili per il rilancio. “Gli investimenti pubblici possono influenzare positivamente la crescita economica nelle circostanze attuali”, dice Lagarde. Che quindi aggiunge: “In un contesto di politica monetaria accomodante, gli investimenti pubblici hanno i più forti effetti sulla domanda a breve termine, anche in termini di contagi transnazionali”.
Infine rispedisce al mittente (ovvero al presidente del Parlamento europeo David Sassoli) l’ipotesi di cancellare il debito contratto dai Paesi con la Banca centrale europea. “Tutto quello che va in quella direzione è contro i trattati, c’è l’art. 103 che proibisce quel tipo di approccio e io rispetto i trattati”. Comunque, assicura, la Bce garantirà “condizioni finanziarie favorevoli” contro gli effetti della crisi da Covid "per tutto il tempo che sarà necessario a sostenere le spese delle famiglie, mantenere l’afflusso di credito e scoraggiare licenziamenti di massa”, delineando per la prima volta un collegamento dello stimolo monetario con il mercato del lavoro.