Poco più del 30% dei fondi spesi rispetto a una media comunitaria del 40%.

La Corte segnala che purtroppo si tratta il fenomeno diffuso poichè nel 2019 il tasso di assorbimento cumulativo Ue dei fondi (il 40% pari a 465 miliardi) è risultato inferiore di 6 punti percentuali rispetto al 2012. Secondo i revisori Ue, il lento ritmo di assorbimento è dovuto al ritardo nell'avvio dei programmi di spesa e al tempo concesso per la dichiarazione dei costi, che nel 2014-20 è di 3 anni (regola "n + 3").
In questo contesto si colloca anche la concentrazione nella fase finale del periodo finanziario delle "spese ad alto rischio", principalmente rimborsi soggetti a norme complesse. Su questi pagamenti, soprattutto dai fondi di coesione e dallo sviluppo rurale, i revisori hanno riscontrato il maggior numero di errori, che riguardano principalmente costi e beneficiari non ammissibili.