La commissaria attende sviluppi dai Paesi, dopo Consiglio europeo del 28 ottobre.

Finora i Capi di Stato o di Governo hanno accolto con favore i progressi finora compiuti in materia di coordinamento generale a livello di Ue nella lotta contro il Covid-19 e hanno convenuto di proseguire lo sforzo di coordinamento per quanto riguarda: norme di quarantena, tracciamento transfrontaliero dei contatti, strategie in materia di test, valutazione congiunta dei metodi diagnostici, limitazione temporanea dei viaggi non essenziali verso l’Ue.
In particolare, la Commissione europea è stat delegata dagli Stati per 2 aspetti chiave della strategia sanitaria: la preparazione di proposte in materia di restrizioni alla libertà di circolazione all’interno dell’Ue durante la pandemia; la trattativa tra l’Ue e le case farmaceutiche produttrici di vaccini, appena il vaccino sarà pronto e sarà stato autorizzato dall’Agenzia europea del farmaco (Ema).
Il prossimo 11 novembre la Commissione europea adotterà un pacchetto di iniziative "per stabilire i primi elementi costitutivi di un'Unione europea della sanità". L'esecutivo vuole ampliare i mandati dell'Ecdc e dell'Ema, e proporre un approccio comprensivo alla preparazione, sorveglianza e risposta alle gravi minacce sanitarie transfrontaliere. Le proposte non riguarderanno solo le politiche sanitarie ma anche i trasporti, con misure per meglio integrarli nelle emergenze.