03/11/2020 - Coronavirus, Kyriakides: "Stati membri presentino strategie su test entro 14 giorni".

La commissaria attende sviluppi dai Paesi, dopo Consiglio europeo del 28 ottobre.
 
"Affinché l'Ue sia efficiente nei test" sul Covid-19, "occorre un approccio europeo per la loro approvazione ed il loro utilizzo. Abbiamo bisogno del riconoscimento reciproco dei test e dei loro risultati. In caso contrario può diventare un serio ostacolo per i viaggi. Ho chiesto a tutti gli Stati membri di presentare strategie nazionali sui test nelle prossime 2 settimane, in modo da poter vedere dove sono le lacune e cosa può essere migliorato". La richiesta arriva dalla commissaria alla Salute, Stella Kyriakides. "Il nostro comportamento determinerà come si svilupperanno i prossimi mesi" riguardo al Covid. "Se e quando avremo i vaccini, fidarsi della loro efficacia e della loro sicurezza sarà fondamentale," ha detto Kyriakides.
 
Finora i Capi di Stato o di Governo hanno accolto con favore i progressi finora compiuti in materia di coordinamento generale a livello di Ue nella lotta contro il Covid-19 e hanno convenuto di proseguire lo sforzo di coordinamento per quanto riguarda: norme di quarantena, tracciamento transfrontaliero dei contatti, strategie in materia di test, valutazione congiunta dei metodi diagnostici, limitazione temporanea dei viaggi non essenziali verso l’Ue.
 
In particolare, la Commissione europea è stat delegata dagli Stati per 2 aspetti chiave della strategia sanitaria: la preparazione di proposte in materia di restrizioni alla libertà di circolazione all’interno dell’Ue durante la pandemia; la trattativa tra l’Ue e le case farmaceutiche produttrici di vaccini, appena il vaccino sarà pronto e sarà stato autorizzato dall’Agenzia europea del farmaco (Ema).
 
Il prossimo 11 novembre la Commissione europea adotterà un pacchetto di iniziative "per stabilire i primi elementi costitutivi di un'Unione europea della sanità". L'esecutivo vuole ampliare i mandati dell'Ecdc e dell'Ema, e proporre un approccio comprensivo alla preparazione, sorveglianza e risposta alle gravi minacce sanitarie transfrontaliere. Le proposte non riguarderanno solo le politiche sanitarie ma anche i trasporti, con misure per meglio integrarli nelle emergenze.