Presentata la proposta di regolamento per uno sportello unico, per ridurre procedure e costii. Finanziamento 50/50 tra Stati membri e bilancio pluriennale.

L'iniziativa poggia su una sperimentazione di 5 anni e fa parte del pacchetto per l'Unione doganale. Per "raccogliere le sfide" della "digitalizzazione e della globalizzazione", ha detto il commissario all'economia Paolo Gentiloni, "le dogane e le altre autorità competenti devono agire all'unisono" sui "numerosi controlli e procedure necessari per scambi regolari e sicuri. La proposta odierna è il primo passo verso un ambiente doganale completamente privo di supporti cartacei e una migliore cooperazione tra tutte le autorità alle nostre frontiere esterne".
L'obiettivo della piattaforma è far risparmiare tempo e denaro, per un mercato unico più efficiente e dinamico. Si tratta di un’interfaccia unica per digitalizzare e snellire i processi, in modo che le imprese alla fine non debbano più presentare documenti a diverse autorità attraverso diversi portali. Allo stesso tempo intende rafforzare la cooperazione e il coordinamento tra le diverse autorità, al fine di facilitare la verifica automatica delle formalità non doganali per le merci in entrata o in uscita dall’Ue.
Si chiamerà "sistema elettronico di scambio di certificati a sportello unico doganale dell’Unione europea", meglio noto con il nome inglese EU CSW-CERTEX. Qui imprese e operatori potranno caricare dati e moduli riducendo così duplicazioni, tempi e costi. Le dogane e le altre autorità potranno quindi utilizzare collettivamente questi dati. Lo sportello unico sarà sviluppato dalla Commissione “in collaborazione con gli Stati membri".
Il progetto comporterà “investimenti significativi a livello sia dell’Ue che degli Stati membri”. Perché i costi di realizzazione dello sportello unico sarà a carico dell’Unione, e dunque pagato col bilancio comune di lungo termine. Nello specifico i fondi stanziati per questa proposta legislativa saranno coperti dal bilancio 2021-2027 del programma doganale di 950 milioni di euro. Tuttavia ogni Stato membro pagherà da sé lo sviluppo, l’integrazione e il funzionamento del sistema nazionale da interfacciare a EU CSW-CERTEX.
L’idea è di avere il portale operativo per il 2027. Entro il 31 dicembre 2027 e successivamente ogni 3 anni, la Commissione presenterà al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione di valutazione sul funzionamento dello sportello unico dell’Ue per l’ambiente doganale.