Stabilite le prime categorie che saranno le prime a beneficiare del vaccino contro il Covid-19.

Impossibile per ora dire quante saranno le prime dosi, una volta pronte. Premesso che l’auspicio è di poter somministrare le prime dosi “all’inizio del prossimo anno” e quindi nei primi mesi del 2021, “non sarà possibile stabilere il numero delle persone da coprire con il primo giro di vaccinazioni finché non si saprà che vaccino ci sarà a disposizione”, spiega il commissario per la Salute, Stella Kyriakides, “Il vaccino non è una soluzione immediata. Serve a circoscrivere l’epidemia e a permettere alle nostre economie di ripartire”. Ma finché non saranno coperti tutti, mascherine, distanziamento e accorgimenti resteranno in vigore.
Il vicepresidente della Commissione margaritis Schinas ne ha approfittato per rilanciare il dibattito politico. Oggi in materia di salute pubblica e sanità l’esecutivo comunitario può poco; ha poteri e competenze limitate. Tutto o quasi spetta gli Stati membri. “Ci auguriamo che in futuro si possa andare oltre il coordinamento“, ha dichiarato. Ed ha annunciato inoltre che l'intenzione dell'Ue è di "rendere il vaccino gratuito e in prossimità della popolazione“. Vuol dire che quando arriverà il momento, “deve essere un bene pubblico accessibile”.