15/10/2020 - Coronavirus, l’Ue presenta il suo piano e le categorie sensibili per le prime vaccinazioni.

Stabilite le prime categorie che saranno le prime a beneficiare del vaccino contro il Covid-19.
 
Nella nuova comunicazione indirizzata agli Stati, la Commissione europea ha indicato a quest'ultimi come agire quando finalmente si convincerà ad avere un vaccino anti-Covid. L’esecutivo comunitario ha individuato 6 categorie di persone considerate come "prioritarie": operatori sanitari e delle strutture di assistenza a lungo termine; persone di età superiore a 60 anni; persone il cui stato di salute le rende particolarmente a rischio; lavoratori essenziali; persone che non possono socialmente allontanarsi; gruppi socioeconomici più svantaggiati.
 
Impossibile per ora dire quante saranno le prime dosi, una volta pronte. Premesso che l’auspicio è di poter somministrare le prime dosi “all’inizio del prossimo anno” e quindi nei primi mesi del 2021, “non sarà possibile stabilere il numero delle persone da coprire con il primo giro di vaccinazioni finché non si saprà che vaccino ci sarà a disposizione”, spiega il commissario per la Salute, Stella Kyriakides, “Il vaccino non è una soluzione immediata. Serve a circoscrivere l’epidemia e a permettere alle nostre economie di ripartire”. Ma finché non saranno coperti tutti, mascherine, distanziamento e accorgimenti resteranno in vigore.
 
Il vicepresidente della Commissione margaritis Schinas ne ha approfittato per rilanciare il dibattito politico. Oggi in materia di salute pubblica e sanità l’esecutivo comunitario può poco; ha poteri e competenze limitate. Tutto o quasi spetta gli Stati membri. “Ci auguriamo che in futuro si possa andare oltre il coordinamento“, ha dichiarato. Ed ha annunciato inoltre che l'intenzione dell'Ue è di "rendere il vaccino gratuito e in prossimità della popolazione“. Vuol dire che quando arriverà il momento, “deve essere un bene pubblico accessibile”.