La Commissione Ue intende rispondere alal flessione causata dal Coronavirus con una ripresa verde, digitale ed inclusiva per tutti le regioni europee.

La plenaria del Comitato si è aperta con la presentazione dell’annuale Barometro regionale e locale da parte del presidente del CdR, Apostolos Tzitzikostas, dedicato all’impatto economico del Coronavirus su regioni e città dell’Ue. Secondo il rapporto, diminuzione dei ricavi e aumento delle spese mettono in seria difficoltà la ripresa di città e regioni; si stima che la diminuzione dei ricavi nel 2020 delle autorità subnazionali solo in Italia, Francia e Germania sia pari a 30 miliardi di euro. Atteso un crollo nei ricavi da oltre il 90% delle regioni e dei comuni dell’Ue.
Il barometro mette in guardia sul fatto che ad aggravare le fratture già presenti in Europa tra aree urbane e rurali è soprattutto il divario digitale, che la pandemia ha reso ancora più evidente. Secondo i dati, solo 6 Stati membri dispongono di un’offerta scolastica altamente digitale per l’80% o più degli studenti. Di questo è consapevole la Commissione europea, che ha già annunciato di voler investire il 20% del Next Generation per lo sviluppo digitale dell’Ue.
Attualmente il “40% delle persone che vivono nelle zone rurali non ha ancora accesso alla più elementare rete Internet ad alta velocità”, riconosce anche von der Leyen. La connessione ad internet è prerequisito per “lavorare a casa, per imparare a casa e per fare acquisti online. Senza la banda larga non è possibile costruire o gestire un’impresa in modo efficace”. Per l’Esecutivo, il Next Generation EU è un’opportunità unica per espandere 5G, 6G e fibra ottica e portarli in ogni territorio dell’Ue, anche quelli più arretrati dal punto di vista digitale.
Una buona parte delle risorse di Next Generation EU andrà inoltre in “assistenza per i territori e nella resilienza dei sistemi sanitari”, aggiunge ancora la tedesca. Qui i governi locali giocheranno un ruolo importante per individuare e indirizzare le priorità di investimento da parte di Bruxelles. Secondo i piani della Commissione europea, 1/3 del Recovery finanzierà infine i piani verdi dell’Europa, in linea con il Green Deal in modo da favorire la transizione del continente a zero emissioni. Proprio questa settimana l’Esecutivo presenterà il suo piano per l’urbanistica Renovation wave, che si concentrerà principalmente sull’efficienza energetica degli edifici, che da soli costituiscono il 40% delle emissioni in Ue.