Il capo negoziatore Gb Frost: "Intesa con Ue forse a settembre".

Scettico, invece, il capo negoziatore dell'Unione europea Michel Barnier, che dice: "C'è un rischio oggettivo di no-deal". Level playing field (parità di condizioni) e accordo “equilibrato” sulla pesca sono ancora le questioni decisive su cui il Regno Unito “non mostra la volontà” di voler lavorare e fare progressi.
I negoziati, secondo Barnier, sono a rischio fallimento se Londra non cambierà la sua posizione. E questo significa arrivare alla fine del periodo transitorio, in scadenza il 31 dicembre 2020, senza un accordo. “L’Ue ha sempre insistito sul fatto che un partenariato economico con il Regno Unito deve includere regole di parità di condizioni e un accordo equo in materia di pesca. Ciò significa che, con l’attuale rifiuto di impegnarsi in queste condizioni il Regno Unito rende l’accordo commerciale, a questo punto, improbabile”, ha sintetizzato Barnier in una nota.
Ora l’obiettivo a cui punta Bruxelles, spiega Barnier, deve essere quello di raggiungere un accordo al più tardi entro ottobre, in modo che il nostro nuovo trattato possa entrare in vigore dal primo gennaio del 2021. La prossima settimana a Londra proseguiranno con i colloqui informali, ha riferito, mentre l’avvio del prossimo round di negoziati è fissato per il 17 agosto.