Il presidente del Consiglio europeo pubblica la proposta di budget pluriennale e fondo per la ripresa. Per il periodo 2021-2027 risorse per 1.074 miliardi di euro.

Risorse complessive di 1.074 miliardi di euro per l’intero settennato di bilancio. Una proposta di 20 miliardi di euro più leggera rispetto a quella dello stesso Michel di fine 2019 e di 10 miliardi più snella rispetto a quanto messo sul tavolo dai leader in occasione del vertice di febbraio. Sempre per frenare le resistenze dei governi più recalcitranti, confermati i rimborsi sul contributo al bilancio per Austria, Danimarca, Germania, Paesi Bassi e Svezia, ma “a prezzi 2020” e non più a prezzi 2018, dunque più sostanziosi. La proposta all'1,07% è un compromesso tra l'1,09% avanzato a febbraio e la richiesta dei Paesi Frugali all'1,05%.
Il grosso delle risorse del meccanismo per la ripresa ricadrà nel "Fondo per la ripresa e la capacità di resistenz"’, che conta 560 miliardi di euro. Il 70% delle garanzie provenienti da questo fondo si intende renderle operative e spendibili nel 2021 e nel 2023, con il restante 30% da utilizzare entro la fine del 2023.
Prevista l’istituzione di una riserva di bilancio di 5 miliardi di euro per le conseguenze imprevedibili della Brexit. Uno strumento tenuto “al di fuori del bilancio”, spiega Michel, viste le tante incertezze che circondano il negoziato, ancora a rischio di accordo mancato. “E’ uno strumento nuovo”, sottolinea il presidente del Consiglio europeo, pensato in particolare per i Paesi Bassi, date le forte relazioni commerciali in essere con la Gran Bretagna.
La proposta messa sul tavolo non contiene tagli al bilancio sulle voci di spesa più sensibili. Restano invariate le risorse per le politiche di coesione (323,2 miliardi) e per la PAC (333,3 miliardi). Anche i fondi per le politiche di immigrazione (8,7 miliardi di euro) restano invariati. Il grosso dei tagli viene operato su InvestEU: qui si opera un taglio di 10 miliardi euro, a cui si aggiunge il taglio di 5 miliardi per la ricerca, ridotto a 75,9 miliardi. Imprescindibili le priorità su green economy e digitale, e che le garanzie saranno legate alla presentazione di piani di riforma nazionali che dovranno essere onorati alla lettera.